M'ama non m'ama (À la folie... pas du tout)
Laetitia Colombani - Francia 2002 - 1h 32'


www.bimfilm.com/mamanonmama

da Il Corriere della Sera (Maurizio Porro)

   Siamo sempre nel favoloso, ma sempre più nevrotico mondo di Amélie, ovvero di mademoiselle Tautou. Che s'inventa, a misura dei suoi sempre estremi bisogni sentimentali, una love story platonica col cardiologo della porta accanto, all'oscuro di tutto. La particolarità della cattiva, ma intelligente commedia gialla-nero-rosa di Laetitia Colombani M'ama non m'ama  è che la storia viene raccontata due volte: a metà il racconto si riavvolge e, dopo aver visto e sentito il parere di lei, che sogna a occhi aperti, la regista dà la parola a lui, maschio oggetto e vittima che rischia il naufragio e la galeri (è il bravo Samuel Le Bihan). Il film è accattivante nel suo picconare con cinica dolcezza le sicurezze piccolo-borghesi alla francese. Angélique, spesso in primo piano, vive sdoppiata in uno stato onirico degno di Freud e sommerge il turbato dottore di rose rosse, fiammeggianti cuori di plastica e ritratti, mandandogli all'aria lavoro, amici, famiglia e sfiorando la tragedia. Raccontato in parallelo, come in un vecchio film di Cayatte, sogno e/o incubo, il film è una mini-inchiesta sulle paure dei sentimenti ignoti, sugli amori irrealizzabili, sui dolori del rifiuto con conseguenti rimozioni. Ma mentre Amélie aiutava il prossimo a salvarsi, qui Angelica-Adele H. lo spinge verso il burrone degli amori totali, pur di carezzare il proprio superego affettivo: la commedia diverte ed inquieta, chiedendo il legittimo sospetto di complicità affettive.

da Il Giorno (Silvio Danese)

   Il ritorno di Amélie. La fantasiosa ragazzina che imponeva al mondo il rispetto dei bisogni e la realizzazione delle possibilità, è crollata: Audrey Tautou, perduto il sorriso luminoso, è finita oltre la delusione, nella nevrosi e nella paranoia. E' vero o non è vero che questa babysitter introversa ed esaltata ha una relazione con un cardiologo sposato? E' vero o non è vero che il cardiologo vuole fuggire con lei? Per dire quanto questa commedia sia fondata su un artificio giocoso delle immagini con la credulità dello spettatore, bisognerebbe svelare il colpo di scena che fiorisce improvvisamente a metà film, riprendendo la peripezia da capo, ma da un altro punto di vista. Operazione strutturalista sul rapporto tra finzione e realtà, si chiude in se stessa. Tra l'altro, la sorpresa non è ben nascosta, come succede a certi bambini che si mimetizzano sotto il tavolo, ma dimenticano fuori la scarpina. La regista esordiente ha appena 26 anni e una certa malizia. Se avete voglia di farvi fare lo sgambetto da un film... Potrebbe anche essere divertente.

TORRESINO - ottobre 2002