Machuca
Andrés Wood - Cile/Spagna/Gran Bretagna 2004 - 2h

da La Stampa (Lietta Tornabuoni)

     Due bambini e la Storia. Nel 1973 era presidente del Cile Salvador Allende, socialista, leader di Unidad Popular. Le difficoltà di realizzazione delle sue riforme, la pessima situazione economica (inflazione al 300), l'ostilità delle destre conservatrici, le pressioni degli Stati Uniti (Allende aveva nazionalizzato l'industria del rame, prima in mani americane) acuirono le tensioni sociali e la radicalizzazione della lotta politica. L'11 settembre 1973 un colpo di Stato militare rovesciò il governo legittimo; Allende trovò la morte; la giunta militare presieduta dal generale Pinochet instaurò un regime dittatoriale; si aprì un lungo periodo di diritti cancellati, persecuzioni, abolizione dei partiti, arresti e uccisioni di gente di sinistra, restaurazione violenta. Nel commovente, intelligente, divertente Machuca del cileno Andrés Wood questi avvenimenti vengono visti e vissuti a Santiago del Cile da due ragazzini undicenni, uno ricco appartenente a una famiglia borghese reazionaria, l'altro povero abitante in una baraccopoli di sottoproletari. Si conoscono a causa di una delle buone volontà dell'epoca: per sollecitare la convivenza di mondi sociali diversi, il sacerdote preside d'una scuola d'élite della capitale accoglie nelle classi bambini poveri, che subito vengono maltrattati e sfottuti dagli alunni ricchi. Non da Gonzalo, che è vestito come un piccolo lord e viene accompagnato a scuola in automobile: lui e Machuca (è un cognome) diventano amici e scoprono con sorpresa i rispettivi ambienti. Insieme vendono bandierine nazionali alle manifestazioni della sinistra ("Allende, Allende\la patria non si vende", "creare, creare\potere popolare") come alle manifestazioni della destra ("Comunista disgraziato\rovina dello Stato"). Insieme sono partecipi della penuria del Paese: i cartelli sulle vetrine dei negozi sprovvisti di tutto ("No hay carne", "No hay cigarillos"), le file per comprare scatole di latte condensato e altri cibi primari, i traffici della borsa nera. Insieme s'innamorano di una ragazzina. Il ricco impara a conoscere la baraccopoli e la sua gente, il povero ha la rivelazione delle feste da ballo. Il mondo che scoprono è inquieto, attraversato da conflitti. Loro si vogliono bene, si divertono. Il colpo di Stato li dividerà per sempre, riportando ciascuno al proprio precedente destino di classe. Ben fatto e ben recitato, presentato nell'ambito dell'ultimo festival di Cannes, ricco di allusioni ad altri film (Arrivederci ragazzi di Malle, L'attimo fuggente di Weir), Machuca  raggiunge una riuscita fusione tra i bambini e la Storia, ed è molto toccante.





promo

Monty Cile, 1973. Ponzalo Infante e Pedro Machuca sono due bambini di 11 anni che vivono a Santiago, il primo in un quartiere agiato e il secondo in un sobborgo abusivo recentemente costruito poco distante: due mondi separati da una grande muraglia invisibile che alcuni, mossi dal sogno di un mondo migliore, vorrebbero abbattere. Andrés Wood racconta una pagina di storia in modo semplice ed elegante, senza impartire lezioni e senza indugiare nelle scene di facile impatto emotivo. Vuol far riflettere, ma sa anche commuovere (citando con amore Arrivederci ragazzi di Louis Malle) e, soprattutto, riesce anche a far sorridere: indimenticabili le signore benestanti che affrontano i cortei col tono di “è scoppiata la rivoluzione e io non ho niente da mettermi”...

TORRESINO - ottobre 2004
PRIMA VISIONE