Lovers
French Dogma # 1 (Lovers) |
da La Repubblica (Roberto Nepoti)
È una bella, credibile, intensa storia d'amore quella che Jean-Marc Barr, attore debuttante nella regia, racconta in Lovers. Jeanne (Elodie Bouchez), commessa in una libreria, e il pittore slavo Dragan (Serguei Trifunovic) s'incontrano a Parigi, vanno a letto assieme poi, poco a poco, imparano a conoscersi. È l'amore vero: quello che, secondo Barr, rappresenta l'ultima forma di resistenza contro il caos del mondo. Il che non significa affatto un biglietto di sola andata per il Paradiso. L'appassionato Dragan è pieno di anima slava, beve come una spugna, è geloso come un gatto. La cosa più efficace è il modo in cui il film mostra che il grande amore non è esente dalle piccole bassezze quotidiane, come la bolletta della luce, o le telefonate troppo costose alla mamma nella ex-Jugoslavia. C'è un problema più grande però. Dragan non ha il permesso di soggiorno e una sera, mentre gli innamorati si baciano, la polizia decide di controllare i documenti... Lovers è il primo film francese realizzato secondo i dogmi dell'ormai noto Dogma 95, il manifesto teorico di Lars von Trier (Barr era tra gli interpreti del suo Le onde del destino) per un cinema in presa diretta, depurato dagli artifici dei teatri di posa. Girato in video il film ha una bassa definizione d'immagine; ma la compensa abbondantemente l'autenticità di personaggi e situazioni, alla cui normalità e verità si finisce per appassionarsi davvero. In versione francese, poi, Dogma assume un aspetto piacevolmente evocativo degli indimenticabili film della Nouvelle Vague di Godard & Co. C'è soltanto da rammaricarsi dell'assurdo doppiaggio italiano...
TORRESINO - cinema invisibile - nuovi dogmatici gennaio/aprile 2000