Lo stile è molto francese, lieve malinconia e leggerezza truffautiana. Così come molto francesi sono i dialoghi, la loro svagatezza, le loro punte di alterazione, il loro ritmo intenso e incalzante. (...) Garbo, professionismo, sentimento, sorriso. |
Paolo D'Agostini - La Repubblica |
Tratto dal romanzo L'eroe quotidiano di David Foenkinos, il film diretto da Jean-Paul Rouve, che ha fatto del rapporto tra padri e figli una costante di tutto il suo cinema, racconta i percorsi umani di tre personaggi che fanno i conti con gli inevitabili cambiamenti imposti dalla vita e cercano il proprio posto nel mondo. Una storia (...) in punta di penna che fotografa con garbo e malinconica leggerezza affetti e ricordi. |
Alessandra De Luca - Avvenire |
Tre personaggi. Tre generazioni a confronto. Tre piccole storie ordinarie se non banali. La banalità che nasconde i grandi passaggi e a volte le grandi tragedie della vita, su cui Les souvenirs cerca di posare uno sguardo disincantato e insieme partecipe. Come se in fondo fosse tutta una questione di distanza, la famosa 'giusta distanza' che ci fa vedere e capire meglio ogni cosa. (...) Sulla carta può funzionare, non conosciamo il libro di David Foenkinos, L'eroe quotidiano, sullo schermo però ci vuole uno stile cristallino per non cadere nell'ovvio e nel dolciastro; o nel suo correlativo, il sarcasmo venato di cinismo, come capita appunto in questo film dall'apparenza 'gentile' in cui succedono cose tremende: così a non convincere del tutto è il tono, tra la derisione e la complicità, con cui Rouve osserva i suoi personaggi… |
Fabio Ferzetti - Il Messaggero |
Piccola, deliziosa commedia che trova la sua giusta misura proprio nel tono agrodolce di un racconto al presente ma declinato al passato. (...) Un racconto che non eccede né in sentimentalismo né nel bozzettismo raccontando con la giusta distanza una storia con partecipata malinconia, ma anche con una sua leggerezza di toni che fa bene alla narrazione. |
Andrea Frambrosi - L’Eco di Bergamo |
promo Il 23enne
Romain aspira a diventare scrittore, ma per ora deve accontentarsi
dell'impiego come portiere di notte in un albergo. Quando,
improvvisamente, sua nonna 85enne fugge dalla casa di riposo, per Romain
ha inizio un'avventura che lo porterà a scavare nei ricordi di famiglia e
a riflettere sul tempo che passa e alla possibilità di far marcia indietro
per riprendersi il destino... Lo stile è molto francese: una storia in
punta di penna che fotografa con garbo e malinconica leggerezza affetti e
ricordi.
LUX
- aprile/maggio 2016 |