Kommunisten
Jean-Marie Straub - Francia 2014 - 1h 10’


Il film vede il proprio inizio accompagnato dalle note dell'inno della DDR, composto da Hans Eisler. Di seguito, in linea con la caratura stilistica del regista francese, vengono presentati una serie di blocchi: che siano musicali, testuali o visuali, essi si scontrano, si mescolano, cercano di dare senso all'Invisibile dei sentimenti e delle ideologie. Sono blocchi estrapolati da opere letterarie o provenienti dai lungometraggi precedenti di Straub, diversi fra loro sia perché separati da quattro decadi, sia perché scritti da personalità differenti (Malraux, Fortini, Vittorini, Hölderlin), in lingue differenti. Però una volta uniti, la loro sintesi fa emergere la Storia del mondo, quella con la "s" maiuscola, ed allo stesso tempo la speranza politica del suo superamento. L'idea di fondo che li accomuna è il desiderio di pace: Straub, attraverso quest'avventura umana, sembra dirci che dopo un presente (o un passato) di guerra, dolore e separazione forzata, andare verso un mondo migliore è possibile; un mondo nel quale gli esseri umani vivono in comunità pacifiche, in armonia tra loro e con la Natura circostante.

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LUX - novembre 2015

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