Una francese ed un giapponese s'incontrano a Hiroshima, dove la prima si è recata per recitare una parte in un film di propaganda pacifista, mentre l'altro vi ha il suo domicilio e vi esercita la professione di architetto. Nessuno dei due ha una conoscenza esatta dei terribili casi successi a Hiroshima al tempo della distruzione della città: non hanno "visto". Ma l'architetto giapponese porta la storia di Hiroshima impressa indelebilmente nel suo spirito col ricordo della sua famiglia distrutta, così come la donna porta entro di sè il ricordo del soldato tedesco, che, diciottenne, ella ha amato a Nevers, l'uomo la cui uccisione la trascinò alle soglie della follia. Ora sono entrambi, lo confessano, felicemente sposati. La donna ha cercato di seppellire il passato quando le sono nati i figli; l'altro tenta di superarlo lavorando alla riedificazione della città. Non hanno che poche ore innanzi a sé, poiché la donna deve ripartire per la Francia; poche ore per sfuggirsi e ricercarsi per le vie, per le piazze, nei caffè, nelle sale di attesa. Tuttavia devono lasciarsi: anche sul loro amore cadrà l'oblio. |
Su un testo di Marguerite Duras, Resnais, cineasta della memoria, ha fatto un film incantatorio e dialettico la cui importanza innovatrice e precorritrice nell'evoluzione del linguaggio filmico ha superato la prova del tempo. Il suo fascino nasce dall'impiego dei contrari (Nevers e Hiroshima, l'amante tedesco ucciso e l'amante giapponese di 36 ore senza domani, l'etnia e la cultura diverse, il passato e il presente, la percezione e l'immagine mentale, la necessità della memoria e la fatalità dell'oblio, il dialogo e il monologo, il documentario e la poesia, la realtà quotidiana e l'incantatrice litania erotica), dalla dialettica tra fascinazione e decostruzione, tra partecipazione e distanziazione. Nel trasformare il ricordo (uno stato) in memoria (un atto) la donna si libera di quell'incantesimo e ricomincia a vivere. Fotografia di Sacha Vierny e Michio Tanasaki, musiche di Giovanni Fusco e Georges Delerue. Una data nella storia del cinema. |
Il Morandini - Dizionario dei Film |
...È,
soprattutto, l'avventura di una nuova forma che scompone il tempo
cinematografico (la sua durata nella sequenza) in particelle minime e lo
ricompone secondo la “cronologia” fluttuante della memoria. La protagonista vive
a Hiroshima una storia d'amore (dopo anni di un matrimonio sessualmente arido)
che la riconduce - per effetto del trauma di questa esperienza inattesa al tempo
del primo amore, a Nevers. Non solo passato e presente si mescolano,
sovrapponendosi negli attimi culminanti (il piacere e la morte), ma lo stesso
tempo presente - quello vissuto nell'albergo, per le strade, nei caffè, alla
stazione della città giapponese, dove la donna è venuta per interpretare un film
pacifista - si confonde nella indeterminatezza di una decisione da prendere
(partire, non partire) e si sminuzza nel corso delle ore che passano in attesa
della partenza. |
Fernaldo Di Giammatteo - 100 film da salvare |
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Una storia di un romanticismo estraniante e struggente, quella dei due protagonisti, una francese ed un giapponese che s'incontrano a Hiroshima, dove la prima si è recata per recitare una parte in un film di propaganda pacifista, mentre l'altro vi ha il suo domicilio e vi esercita la professione di architetto. Nessuno dei due ha una conoscenza esatta dei terribili casi successi a Hiroshima al tempo della distruzione della città: non hanno "visto"... Resnais sospende il tempo del racconto (l'alternanza di flashback e flashfoward) e sublima la suggestione della visione (lo splendore del bianco e nero!) riuscendo a mettere in scena con straordinaria coerenza stilistica e drammaturgica la complessità del romanzo di Marguerite Duras. |