Glory - Uomini di gloria
Edward Zwick - USA 1990
- 2h 02'

miglior attore non protagonista
miglior fotografia
miglior sonoro

     Nel luglio del 1863 il 54° reggimento di fanteria dell'esercito nordista venne massacrato in un disperato attacco della postazione di Fort Wagner. Quel reparto, comandato da un giovane ufficiale bianco, era composto da tutti uomini di colore, volontari del Massachusetts. Con Glory, un'epopea nella grande tradizione hollywoodiana, Edward Zwick film successivo in archivio (A proposito della notte scorsa) ha riscritto una pagina della storia americana e reso omaggio alla presenza misconosciuta degli uomini di colore, al loro dimenticato eroismo: "Circa 200.000 neri combatterono con il Nord e più di 37.000 caddero sul campo. La libertà non è stata un dono dei bianchi, bensì una conquista pagata cara".
Al di là della rivendicazione sociale,
Glory è da gustare con gli occhi e con le orecchie. Le cruente scene di battaglia fotografate con lucido realismo, l'enfasi dei gospels che dominano il commento sonoro sfociano certamente in un'eccessiva retorica, ma conferiscono al film un'aura di suggestione e di rimandi storici, peculiari per quegli uomini di gloria: "Bisogna ricordare la ragione più profonda che anima i soldati neri: la religiosità del vivere e del morire. Questi sono uomini abituati a ritrovarsi in chiesa, a cantare, ad affidarsi a Dio. E ne hanno motivo. Se pensiamo alla Corea, al Vietnam, troviamo che i neri non occupano oggi un posto molto diverso da quello che occupavano nel 1800: sono sempre carne da cannone".

ezio leoni - pieghevole LUX settembre/ottobre 1990