da Il Millefilm (Tullio Kezich) |
Il titolo The Strawberry Statement si basa sulla bizzarra dichiarazione di un rettore universitario: «Non mi preoccupo degli studenti più di quanto mi preoccupo delle fragole». In realtà l'esplosione libertaria del campus, che allarga in una prospettiva di guerra civile il tradizionale conflitto fra le generazioni, preoccupa l'establishment USA a ogni livello. Ne tengono conto anche i commercianti di film, che dopo Easy Rider hanno capito il modo di agganciare la clientela giovane: in fin dei conti le pellicole si vendono come la musica rock, i tascabili di Mao e i ritratti di Che Guevara. Assistiamo perciò al curioso fenomeno del potere economico che, a fini di lucro, si produce da sé i film di opposizione: anche il vecchio leone della Metro (chi l'avrebbe detto?) ruggisce a comando nelle file della contestazione. Ne risulta inevitabilmente una visione edulcorata dei problemi giovanili, considerati attraverso un personaggio simpatico e ricco di sfumature umoristiche. Nonostante questo, il racconto, dopo un avvio comico-sentimentale, rivela un peso specifico sempre maggiore mentre procede la presa di coscienza dei personaggi; e alla fine la sequenza dell'assalto all'università da parte della guardia nazionale è di una violenza quasi intollerabile, tanto forte e verosimile da diventare quasi una testimonianza sincera e una denuncia senza ambiguità. |
i giovedì del
cinema
invisibile
TORRESINO
febbraio-aprile 2004
serata
Doppio spettacolo - stessa emozione