Face/Off |
Face/Off è indubbiamente una riuscita: ipertrofico e fracassone, rivela il talento unico di un regista visionario che ritocca ogni volta le frontiere del "vedibile" esibendo un piacere tutto "cinetico". Basterebbe per tutte la scena della mitica sparatoria in chiesa, tra crocifissi e colombe che volano: un "numero" di virtuosismo allo stato puro che vale da solo il prezzo del biglietto. |
Michele Anselmi - L'Unità |
Face /Off offre tutta la gamma di un mirabolante
film d'azione; ciononostante si tratta di una vera e propria lezione di cinema
impartita da un maestro della regia, capace di tradurre la violenza in paura,
astratta coreografica, senza ricorrere - come d'uso - nella banalità
degli effetti speciali. E l'azione, la tanto vituperata azione, non si esaurisce
in se stessa. Si parte di una duplice operazione facciale, che dà all'agente
dell'FBI il volto del terrorista e, viceversa, al terrorista il volto dell'agente.
Non è solo uno scambio di maschere, ma anche d'identità: una trasformazione
che li introduce uno nella pelle dell'altro, tanto c'è chi, non a torto,
ha ravvisato in quei due volti l'io
diviso dell'americano di fine secolo. Un tema, quello di
Face/Off,
che sarebbe piaciuto a Shakespeare e che Woo
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Callisto Cosulich - Avvenimenti |