da Film Tv (Fabrizio Liberti)
Roma; Esquilino; estate. Matteo Garrone mette in scena, in una Roma agli antipodi dell’agiografia della città eterna giubilare, una storia di esistenze precarie. Rossella torna a Roma dopo anni di assenza e torna a casa sua, affittata all’amico scenografo Salvatore. La donna è in preda ad un’evidente depressione e si aggira per la città che non riconosce più. Le persone sono cambiate e Rossella non trova nessuno in grado di rispondere alla domanda ossessiva che da qualche tempo l’assilla: ”Come faccio a non scomparire?”. Rossella è una guida virgiliana, che ci conduce attraverso esistenze che si adattano con difficoltà al logorio della vita moderna e il teatro è la cifra che le unisce: Rossella é un'ex attrice, Salvatore costruisce pigramente scenografie teatrali, e Monica é la sua assistente. Una gigantesca scenografia teatrale cosmica, con al centro un grande mappamondo, diventa l'ombelico del mondo di Salvatore e Monica, ma il lavoro non piace ai committenti e inizia un buffo tour della città e del litorale, con il mappamondo legato sul tetto di un'auto. Garrone imbastisce così un fecondo viaggio in una Roma sconosciuta, dove il melting pot é una dimensione del quotidiano, precaria ma possibile. Una menzione speciale per gli attori e in particolare per la sofferta e trasognata Rossella Or che, con il cameo di Vittor Cavallo, é un doveroso omaggio al mitico "Beat 72".
da Duel (Paola Malgrati)
Giunto al suo terzo lungometraggio, Matteo Garrone presenta un affascinante racconto visivo che si struttura a poco a poco in un collage di tasselli emotivi, di semplici accenni narrativi, di silenzi, di sguardi che parlano di nostalgia e di desiderio per qualcosa che si è perso. E forse proprio nella forza "necessaria" delle relazioni umane che emerge dall'abbraccio finale tra Monica e Salvatore, dai flash visuali negli occhi di Rossella che le restituiscono le immagini dei giorni appena trascorsi con i due amici, insieme forse a un rinnovato senso di armonia e continuità tra passato e presente, in tutto questo si nasconde la possibilità di riuscire a non scomparire, pur camminando traballanti e sospesi su un filo sottile.
cinema invisibile
cinema
TORRESINO
maggio-giugno 2001
incontri
con il cinema
italiano
per tamburini...
In
una Roma agli antipodi dell’agiografia della città eterna, una
storia di esistenze precarie, un viaggio in una Roma sconosciuta, dove
il melting pot é una dimensione del quotidiano, precaria ma possibile.
Un
affascinante racconto visivo che si struttura a poco a poco in un
collage di tasselli emotivi, di semplici accenni narrativi, di
silenzi, di sguardi che parlano di amore e nostalgia. |