Un regista bizzarro (Tim Burton
) che racconta,
con accorata cinefilia, di un autore eccentrico. La storia del "peggior
regista del mondo" ha il fascino del reperto culturale (chi all'infuori
degli addetti ai lavori ne conosceva prima il nome?) e della vicenda "esemplare"
in una Hollywood dove eccentricità e bizzarria assumono valore solo
se accompagnanti dal successo "sonante". Rigoroso nel suo bianco
e nero d'epoca, palpitante di una poesia che non sempre si esprime compiutamente,
Ed Wood è la fusione fredda tra arte e vita, tra la marginalità
di un autore "senza stile" e l'autorialità dell'emarginazione
stilistica.
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