E le stelle stanno a guardare (The Stars Look Down)
di Carol Reed - USA 1940 - 1h 44'

  

Carol Redd è uno dei grandi registi inglesi del dopoguerra: i suoi Il fuggiasco (1947), Idolo infranto (1948) e Il terzo uomo (1949) furono considerati, anno per anno, i migliori della produzione nazionale secondo la critica britannica. Nel 52, dopo il successo di L'avventuriero della Malesia gli fu conferito il titolo di baronetto, per aver saputo realizzare "film di statura internazionale sia dal punto di vista critico che di cassetta". Nel '68 infine con Oliver! vinse l'oscar per la miglior regia.
Quel trittico a ridosso delle guerra resta comunque la parentesi artistica per cui Reed va ricordato: atmosfere inquietanti, personaggi sradicati, in crisi tra una realtà che si presenta diversa dalle apparenze, una tensione che trova riscontro nell'abile uso della macchina da presa, nella ricerca degli effetti visivi, delle angolazioni inusitate.
Il terzo uomo, con una grande interpretazione di Joseph Cotten e la presenza tenebrosa di Orson Welles, è forse il più rappresentativo, ambientato in una suggestiva Vienna bombardata. E le stelle stanno a guardare è invece uno dei successi del primo Reed (siamo nel 1939), quando ancora doveva fare esperienza nei documentari bellici, quando ancora il suo era un cinema d'evasione, poco attento alle tensioni sociali. E sì che E le stelle stanno a guardare, tratto da un romanzo di Cronin (lo stesso di La cittadella) è ambientato nelle zone minerarie, narra della lotta per il miglioramento delle condizioni dei minatori... "Sarebbe stato altrettano facile realizzare un film contro i minatori", dichiarò Reed in seguito in una delle sue rare interviste. Ciò che qui gli interessa è narrare con precisione e pathos questa storia drammatica in cui come sempre una vicenda d'amore viene ad accrescere l'emozione, in cui la forza di sentimenti è prorompente. Un film che forse non rende merito alla grandezza futura di Reed, ma che chiude in ogni caso in bellezza il nostro ciclo sui grandi drammi hollywoodiani.

e.l. telechiara ottobre 1991