da Il Giorno (Giorgio Danese) |
Vita da college, ma al posto dei «porkys» ci sono edificanti e nobili drammi. Passa in promozione come «L'attimo fuggente seconda parte», ma č un attimo immobile, consumato, deceduto. Nonostante le buone intenzioni, che mirano a scombinare la tradizionale relazione tra professore-guida e allievi ribelli, la sceneggiatura finisce per privilegiare il conformismo di situazione, mentre la regia di Hoffman (Un giorno, per caso) s'impegna a cogliere scorci copiati ed espressioni stampate. Kline č uno stoccafisso di professore degli anni '70, col mandato (diligentemente rispettato) di dare l'idea di integerrimo educatore di esuberanti rampolli, oggi studenti ribelli (uno in particolare fa da antagonista per la lead line drammatica), domani «imperatori» del mondo. Lo attendono trent'anni dopo a una cena di riconciliazione, che si carica di suspense psicologica. Che cos'era successo da giustificare un flashback lungo due ore di film? Ci si aspetta qualcosa, soprattutto qualcosa di nuovo, ma quell'attimo proprio non cammina. Figuriamoci se fugge. |
LUX
- settembre 2004