C'era una volta in America
(Once Upon A Time in America)
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"Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?" - "Sono andato a letto presto"
C'era una volta... Già nel titolo
si può percepire la linea dominante del film di Leone: la nostalgia.
E' questa la chiave di lettura che il regista delinea attorno al personaggio
di Noodles, sulla cui avventura umana è centrata tutta l'opera:
si apre con i killer che gli danno la caccia, vive dei suoi ricordi, si
chiude sulla sua risata tra i fumi dell'oppio. La nostalgia è quella
per "1'innocenza" dei teppisti piromani e dei furti ai passanti
ubriachi, per i giovanili colpi di genio (i palloncini con zavorra di sale)
che valevano l'appalto per un business; è quella per l'approccio
scanzonato alle emozioni con le ragazze - con una sessualità adolescenziale
che poteva andare in crisi di fronte alla golosità per un dolce
alla panna (e cilieginal) - e per il fascino "estraneo" ma pur
sempre pregnante della devozione ebraica, per i languori romantici di fronte
all'eleganza di una bambina orgogliosa che piroetta tra i sacchi di farina.
ezio leoni - Espressione Giovani novembre-dicembre 1984 |
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Soggetto:
"The Hoods" (Mano armata) romanzo di HarryGrey. canzoni: God BlessAmerica (Berlin), Summertime (George e Ira Gershwin, Dubose Heyward), Night and Day (Porter), Yesterday (Lennon, McCartney), Amapula (La Calle), Ouverture de La gazza ladra (Rossini). Interpreti: Robert
De Niro (Noodles), James Woods (Max-senatore Bailey), Elisabeth
McGovern (Deborah),Treat Williams (Jimmy O' Donell), Tuesday
Weld (Carol), Burt Yuung (Joe), Joe Pesci (Frankie),
Danny Aiello (capo della polizia). |
Sergio Leone
I
tre miliardi che
Per un pugno di dollari
incassò nelle sale italiane furono il vero biglietto da visita
di Sergio Leone (Roma, 3 gennaio
1929 - 30 aprile 1989). Egli aveva acquistato un valido bagaglio professionale, dal dopoguerra
agli anni sessanta, facendo da assistente alla regia in oltre cinquanta
film, specialmente di genere avventuroso e firmati da nomi famosi quali Walsh, Wyler, LeRoy. Dopo aver sostituito nel '59 Mario Bonnard nella
realizzazione di Gli ultimi giorni di Pompei
(ma la regia non gli è accreditata), Leone aveva esordito ufficialmente
con Il colosso di Rodi ('61), film
di buoni risultati, tecnici e commerciali, nel genere mitologico allora
imperante. Ma è con
Per un pugno di dollari ('64) che il suo stile e la sua personalità
si delineano definitivamente. Nel film, che ben presto si configura
come «manifesto» del
western all'italiana (spaghetti-western)
e che apre, nella carriera dell'autore, la cosiddetta
trilogia
del dollaroquizn°13,
i canoni del cinema western tradizionale vengono strapazzati da un'ondata
di autarchia, disvalori e violenza che ridimensionano il mito del western
focalizzandolo in luoghi brulli e inospitali, dove la società
dei gun-men (il discorso dei pellerossa è del tutto assente)é
satura di odio e di scontri sanguinolenti, assolutamente astratta dalla
complessità storica e da uno spessore interiore, radicalizzata
nei manierismi di una drammaticità d'effetto: l'anti-eroe solitario
e cinico (e infallibile!) interpretato da Clint Eastwood sembra catalizzare
attorno a sé un mondo descrittivamente
western ma praticamente
sospeso in un'epopea picaresca, sferzata da un'iperbole di violenza
e cadenzata dai ritmi sonori di Morricone. Eppure
Per
un pugno di dollari, con tutte le sue "negatività",
ha un proprio fascino ed una propria autorialità che vanno imponendosi
a livello non solo d'incassi, ma pure di critica filmica. |
ezio leoni - Espressione Giovani novembre-dicembre 1984 |
filmografia di anni '40-'50 assistente alla regia in circa 58 film 1959 Gli ultimi giorni di Pompei (in sostituzione di Mario
Bonnard,anche se nei titoli risulta solo come regista della seconda unità) |
Curiosità bio-fimiche
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