Cadillac Man
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"Quando ho letto la sceneggiatura di
Cadillac Man, per la prima volta, ero su un aeroplano e ridevo
così forte che la hostess pensava fossi pazzo. Il mio personaggio
sconfina nel patetico, ha una vita che non ingrana e vive le tipiche fantasie
americane: donne e motori. Io sono cresciuto a Detroit: donne e macchine
vanno di pari passo. Sono la fantasia maschile per eccellenza! La gente
vuole macchine veloci e donne lente, oppure donne veloci e macchine lente
se ha pochi soldi...". Non aspettatevi grandi cose da Cadillac
Man: Robin Williams (sue sono le dichiarazioni sopra citate) non ha
qui il tocco soffice del prof. Keating dell'Attimo
fuggente, soggetto e realizzazione sono spesso sguaiati (certo
indicati per un pubblico adulto); eppure questo film di Roger Donaldson
ha un suo peso "massmediale" perché porta nella concretezza
del reale, raccontata del cinema, l'irruenza sconcertante, ma assurdamente
vincente dei piazzisti, che tanta tv nostrana di continuo ci propina. Il
protagonista, Joey O'Brien, è infatti uno stralunato venditore d'auto
in crisi totale. Pressato dalle donne (due fidanzate, la madre, l'ex-moglie,
la figlia teenager), in debito con la mafia, rischia di perdere il posto
se non riuscirà a concludere una vendita straordinaria che il suo
autosalone organizza nel week-end. A sconvolgere queste scenario di affari
frenetici giunge un inatteso dramma della gelosia: il marito della segretaria
del negozio, esasperato dalla "disponibilità" della moglie,
si barrica nei locali dell'autosalone e, mitra alla mano, minaccia una
strage riparatrice. A questo punto l'abilità logorroica di Joey,
le sue doti di imbonitore spregiudicato diventano gli strumenti risolutivi
della situazione. Nel confronto tra l'aggressività nevrotica del
giovane sequestratore e quella professionale del maturo piazzista scaturisce
un sottile gioco di rapporti di forza, un intricato puzzle psicologico,
un improvvisato spettacolo di astuzia e vivacità che Robin Williams
padroneggia con disinvoltura. "Si, i venditori di macchine sono
dei gran commedianti!"
e.l. pieghevole LUX - gennaio/febbraio 1991 |