E
la mostra continua anche fuori dai confini del Festival. A Villa
Mirandola, a poca distanza dal Palazzo del Cinema è stato presentato
il film-documentario dal titolo
Bino Rebellato. Ritratto di un poeta.
Si tratta di un lavoro di 56 minuti, un omaggio all’opera del poeta di
Cittadella (morto due anni fa), un personaggio di spicco della cultura
italiana nella seconda metà del secolo scorso.
Diretto da Alessandro Bettero, che lo ha scritto a quattro mani con
Enrico Grandesso, il
Ritratto
è basato sulle opere originali dello stesso Rebellato, costruendo un
profilo biografico che partendo dagli anni giovanili della formazione,
passa attraverso gli eroismi della Resistenza, fino ad arrivare in
tempo di pace, alla sua attività di editore ed organizzatore
culturale.
Ma ciò che emerge con maggiore significatività è l’indagine sui motivi
portanti della sua poesia. Illuminanti le interviste (Zanzotto,
Roboni…), di meticolosa ambientazione le riprese: da Cittadella a
Mirano, dall’oasi naturalistica di Maerne a Fratta Polesine,
dall’altopiano di Asiago alle Dolomiti Bellunesi.
“La difficoltà - ci racconta Alessandro Bettero (41 anni, un
curriculum che va da esperienze teatrali a contatti con Olmi,
Bellocchio, Egoyan) - è stata quella di reperire materiale
originale. Abbiamo ricreato ambienti e situazioni, dal primo
novecento, alla seconda guerra mondiale, agli anni ’50. Rebellato
giovane è interpretato dall’attore di teatro Beppe Casales, per la
maturità abbiamo fatto ricorso ai filmati della RAI (primi anni ’80)
puntando poi sulla voce off e sulla fascinazione dell’accostare
immagini e testo poetico.”
Il film sarà commercializzato in DVD, anche in abbinamento con il
volume Il verso mai scritto. La poesia di Bino Rebellato, ma
l’ambizione è quella di trovare un riscontro sempre più ampio a
livello istituzionale e culturale.
“Abbiamo avuto l’attiva collaborazione dell’Assessorato alla
Cultura della Provincia di Padova e delle Pro Loco di Cittadella e
Mirano. Questa di Venezia è una presentazione alla stampa. Ma la prima
ufficiale si avrà ad ottobre, a Padova, nel palazzo della Provincia.
Quello che vorrei è che suscitasse attenzione negli ambienti
dell’istruzione scolastica, che fosse mostrato nelle scuole. È un
pezzo della nostra memoria storica che merita di essere riscoperto da
tutti”
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