Laila,
Miriam, Minny, Nerina, Walkiria, Rossella. Sfilano veloci i soprannomi e i
volti delle partigiane di
Bandite,
saettante documentario di Alessia Proietti e Giuditta Pellegrini, il 31
maggio in visione al festival delle culture antifasciste di Bologna. Una
in fila all'altra, fronte cinecamera, con sfondo la credenza di una volta
o sedute sul divano del salotto. Sono le donne della resistenza italiana.
Il vero, originale, insostituibile orgoglio patrio. Eccole le "bandite",
le fuorilegge, le irregolari, le liberatrici dell'Italia. [...] È in
questa riconsegna di valore storico, di giusta altissima percentuale di
rischio nel contribuire alla cacciata dei nazifascisti, che
Bandite
trova il suo architrave informativo-divulgativo: in mezzo alle montagne,
tra i crocicchi delle provinciali, nelle viuzze e nelle piazze dell'Italia
centro-settentrionale a sparare al culo delle SS, c'erano pure loro, le
donne. Buone solo per fare la calza e il ricamo, un po' come propagandava
il Duce pettoruto a raccogliere grano, un po' come la pensavano anche gli
eroici partigiani maschi o gli ufficiali dell'esercito badogliano. Lo
testimoniano proprio le protagoniste filmate da Proietti e Pellegrini.
Così la lotta per l'emancipazione culturale e civile della donna (vedi il
diritto di voto proprio nel '46). Una voce femminile che comincia a
sentirsi attraverso gli organi d'informazione clandestini, la resistenza
con le rivoltelle trasportate nel reggiseno, i mitra caricati ed
impugnati, i ponti fatti saltare, le violenze sessuali subite come tortura
nazista per confessare i segreti partigiani.
Bandite
salda il debito di una dimenticanza fin troppo evidente, pur da dentro il
recinto dei "buoni".
Davide Turrini -
Liberazione
promo
Nel contesto
della Resistenza italiana, il documentario indaga l'esperienza
delle donne che dal '43 al '45 hanno combattuto nelle formazioni
partigiane, rivoluzionando il loro ruolo tradizionale e divenendo
protagoniste della storia. In un racconto corale, donne di diverse
estrazioni sociali, culturali e politiche, esprimono attraverso le
interviste la consapevolezza di una lotta che va oltre la
liberazione dal nazifascismo e che segna un momento decisivo nel
percorso di emancipazione femminile. Il vissuto di queste donne
ribelli si intreccia agli interventi delle storiche che ne
sostengono la trama con le loro analisi e indagini di genere, alle
pubblicazioni clandestine dell'epoca e alle immagini di
repertorio, delineando così il contesto storico in cui quella
lotta si è sviluppata e il riflesso di essa nel mondo attuale. Le
partigiane hanno dato vita alla Repubblica, conquistato la
cittadinanza, ma la piena uguaglianza, le pari opportunità, gli
obiettivi da esse perseguiti si possono veramente ritenere
raggiunti?
LUX
- gennaio 2012
un'iniziativa del PARTITO DEMOCRATICO
INGRESSO GRATUITO sarà presente in sala la regista Alessia Proietti