Ballata dell'odio e dell'amore
(Balada triste de trompeta) |
Venezia 67 - concorso
Ma è proprio vero che al circo i bambini si divertono?
I bambini effettivamente ridono nella prima sequenza del film, ambientata nel 1937, ma le loro risate si interrompono bruscamente quando irrompono i Miliziani, che arruolano forzatamente tutti gli artisti e li portano a combattere sulle barricate. Lì il Pagliaccio Allegro, con un vertiginoso cambio di registro, imbraccia un machete e si trasforma in uno spietato killer. Con questa scena assurda e sconvolgente si apre il film in cui, con il suo particolarissimo stile visionario, irriverente, eccessivo e grottesco de la Iglesia racconterà poi la storia del figlio, diventato il Pagliaccio Triste, che non sa far ridere, “perché non è stato mai un bambino”. Testimone delle efferatezze prima e dopo la triste fine in carcere del Pagliaccio è infatti un bambino esile e occhialuto, che ritroviamo, dopo il salto temporale che ci porta nel 1973, nelle fattezze non certo scolpite di un Charlton Heston o di un Burt Lancaster, ma in quelle di un ragazzotto sovrappeso impersonato da uno straordinario Carlos Areces. Innamoratosi di una trapezista, egli ingaggia un combattimento all’ultimo sangue con il suo rivale in amore nonché partner, il Pagliaccio Allegro. La guerra tra i due non risparmierà colpi, trascinando lo spettatore in un balletto dell’orrore, in cui tutti i generi dall’horror-splatter al melodrammatico, dal fantastico al comico e al grottesco si mescolano e si sovrappongono, passando indiscriminatamente da un registro all’altro, per culminare in una spettacolare scena finale, in cui di fronte al corpo sospeso dell’acrobata si affrontano e si sorridono i due volti sfigurati dei Pagliacci.
de la Iglesia ha dichiarato di aver voluto rappresentare l’atmosfera
della Spagna durante gli ultimi anni della dittatura di Franco:
“Voglio che il film si svolga nel 1973, quando avevo otto anni.
Ricordo quel periodo come un sogno, un incubo incomprensibile…El Lute,
la morte di Carrero Blanco, i pagliacci della TV appaiono tutti
insieme nella mia memoria….Voglio annientare la rabbia e il dolore con
una trovata grottesca che farà allo stesso tempo ridere e piangere.” |
Cristina Menegolli - MCmagazine 29 - ottobre 2010 |