Almanya - La mia famiglia va in Germania (Almanya - Willkommen in Deutschland)
Yasemin Samdereli  - Germania 2011 - 1h 37'

  Il viaggio della speranza che fra il 1961 e il 1973 portò due milioni di turchi in Germania, come una favola vista con gli occhi di un bambino. L'integrazione trattata in chiave di commedia svelta e intelligente, oltre che complessa e ben articolata. Il gioco di specchi fra due paesi lontani in tutto come un'occasione continua di equivoci, confronti, buffi incidenti; sotto cui però scorrono tutti i grandi temi della differenza, della scoperta e del rispetto reciproci. Scritto e diretto da due sorelle turco-tedesche nate nel '73 e nel '79, grande successo nel paese di Angela Merkel (che figura a sorpresa tra i personaggi del film) Almanya - La mia famiglia va in Germania è un 'immigrant film' di ultima generazione. Niente drammi, violenza o musi lunghi, ma un tono scanzonato che a tratti può sembrare quasi facilone. Mentre è la chiave di una rilettura della (propria) storia che sposa la leggerezza della sit-com alla prospettiva distesa della saga famigliare. [...] Anche se il meglio non sta nelle situazioni comico-fiabesche, ma nel sottile filo sentimentale che lega i personaggi, le loro aspettative, i loro segreti. Con sguardo particolarmente affettuoso per la bellissima figura del nonno (gli attori sono tutti straordinari). E un occhio di riguardo per le donne, più svelte e adattabili, mentre gli uomini sembrano sommare alle difficoltà dell'integrazione la crisi del maschio occidentale. Curiosità: la storica frase di Max Frisch che chiude il film («Chiedevamo dei lavoratori e sono arrivate delle persone») fu scritta nel '65 per un film sugli italiani in Svizzera. I paesi cambiano, i problemi no.

Fabio Ferzetti - Il Messaggero

  Una commedia familiare on the road, divertente anche se un po' malinconica. Pieno di requisiti per piacere, come infatti è accaduto dal festival di Berlino al boom nelle sale, Almanya - cioè come i turchi chiamano la Germania - è il primo film di due sorelle nate a Dortmund da famiglia turca negli anni Settanta. [...] Appartiene a un filone che in anni recenti ha incontrato molta fortuna e va ad aggiungersi a esempi come East is East, sull'immigrazione pakistana in Inghilterra, o a quello più prossimo dei film di Fatih Akin film precedente in archivio. Questo è soprattutto un caldo, partecipato omaggio a quei milioni di storie, di persone e di famiglie che hanno fatto una grande impresa, collaborando significativamente al boom economico tedesco. Reso da chi è nato tedesco ma senza dimenticare le sue radici. Ed è forse la ragione per cui Almanya dovrebbe trovare una buona risposta anche presso il nostro pubblico ammesso che possa ancora riconoscere quei tratti comuni della nostra lunga storia di emigrazione di cui si va perdendo memoria.  [...] Un racconto senza asperità, tutto positivo e ottimista, il massimo del disagio pare essere stato quello del crocifisso trovato nell'umile appartamento d'affitto e prontamente rimosso tra le risatine dei bambini che non capiscono che cosa sia.

Roberto Nepoti - La Repubblica

promo

La famiglia Ylmaz vive in Germania da quando il nonno Hüseyin è immigrato alla fine degli anni 60 come "lavoratore ospite" ed è giunta ormai alla terza generazione. Una sera, durante una riunione di famiglia, Hüseyin sorprende i suoi cari con la notizia dell'acquisto di una casa in Turchia. Affronteranno un viaggio pieno di ricordi, discussioni e riconciliazioni...
Un tono scanzonato in cui la chiave è la rilettura della (propria) storia che sposa la leggerezza della sit-com con la prospettiva distesa della saga famigliare. Ne esce un'originale commedia on the road, un po' malinconica, ma decisamente divertente.


cinélite giardino BARBARIGO: giugno-agosto 2012

MAMMA LI TURCHI!