Aguasaltas.com - Un villaggio nella rete
Luis Galvao Teles - Portogallo 2011 - 1h 43'

   Ultima uscita cinematografica dell’anno, un piccolo film portoghese cerca di conquistarsi , una nicchia tra le pellicole in gara per il box-office delle festività. Non potendo contare su mezzi di “lancio”, Aguasaltas. com. Un villaggio nella rete ha fatto ricorso alla promozione cosiddetta “virale”: mettendo nel web un falso reportage secondo cui una multinazionale vorrebbe trasformare in parco acquatico il lago Trasimeno. La “notizia” taroccata è una parafrasi del soggetto del film di Luis Galvao Teles…
In un paesino arcaico del Nord del Portogallo, una quarantina d’anime in tutto, il giovane ingegnere civile Pedro ha creato un sito web a scopo di promozione turistica. Senonché un giorno Pedro riceve la raccomandata di una multinazionale con sede in Spagna, pronta a immettere sui mercato un’acqua minerale che ha lo stesso nome del sito, Aguasaltas appunto. Se la comunità non lo chiuderà, sarà citata in giudizio per violazione di dominio e condannata a pagare 500.000 euro di multa. Le opinioni dei paesani si dividono: alcuni vorrebbero cedere al brand spagnolo, altri si ribellano all’imposizione in nome dell’onore del villaggio. Il bizzarro caso “glocali” rimbalza fino alla stampa e alle tv nazionali: ed ecco Aguasaltas trasformata in un circo mediatico con effetti imprevisti, che arrivano fino a ribaltare le premesse.
La corporazione, mandata in loco una sua emissaria, comincia a temere i paesani e a offrire grosse cifre per ottenere quella rinuncia che, all’inizio, pretendeva. Contemporaneamente si fa vivo il governo portoghese; un emissario del primo ministro, erettosi a difensore dell’autonomia del villaggio per motivi di propaganda, promette ai cittadini una strada, un elicottero e altre donazioni se non cederanno allo straniero.
A tutto ciò s’intrecciano le vicende sentimentali di Pedro, innamorato della reporter televisiva che ha messo in moto il “caso”; mentre un altro giovane del paese finge che la bionda inviata della multinazionale sia Concha, la fidanzata spagnola che lo ha la sciato. Satira del mondo globalizzato e del potere mediatico (ma senza nostalgie passatiste), il film ricorda un po’ le commedie britanniche anti-thatcheriane di una ventina d’anni fa. Anche nella tipizzazione dei personaggi secondari: la coppia schierata su posizioni opposte, lo scemo del villaggio (un po’ invadente, questo), la bottegaia impicciona, il prete indeciso (prima sentenzia che «se Gesù Cristo fosse vivo, avrebbe anche lui un sito Internet», poi cambia bandiera).
L’idea di fondo non è nuova: la tentazione del denaro - aggiunta, nel caso, a quella della notorietà internazionale - cambia rapidamente le idee e i comportamenti degli individui, e di rado facendone venir fuori il lato migliore. Il tono generale è amichevole, un po’ buonista, tendente alla conciliazione. Il film non approfitta di facili contrapposizioni generazionali tra anziani, depositari di valori del passato, e giovani figli della globalizzazione; preferendo suddividere in maniera equa tra personaggi di età diverse comportamenti opportunistici e virtuosi. E in complesso tutta la vicenda è condotta in modo plausibile, ma senza privare lo spettatore di una certa dose di sorprese.

Roberto Nepoti - La Repubblica



 

promo

Aguas Altas, un piccolo villaggio in Portogallo, è felice di entrare nel 21° secolo con l'apertura di un proprio sito web. A Madrid però una multinazionale ha registrato lo stesso dominio per il lancio sul mercato di una nuova acqua minerale. Quale futuro si prospetta per il piccolo centro: pagare i 500.000 euro che l'azienda ha richiesto come risarcimento o chiudere il sito? Una sfida che si trasforma rapidamente in un circo mediatico, dove gli abitanti di questo piccolo borgo si troveranno costretti a difendere il loro sito web in nome del loro villaggio...
L’idea di fondo è lineare: la tentazione del denaro e della notorietà internazionale riesce a cambia rapidamente le idee e i comportamenti degli individui (di rado facendone venir fuori il lato migliore). Il tono generale è amichevole e la vicenda, condotta in modo plausibile, sa anche offrire allo spettatore qualche simpatica sorpresa.

PRIMA VISIONE in ANTEPRIMA per il VENETO

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