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Gran Premio della giuria - SUNDANCE Festival |
da Il Corriere della Sera (Maurizio Porro) |
Gèla Babluani, autore di questa sconvolgente opera prima, già premiata al Sundance e a Venezia, è un 27enne georgiano che racconta l'odissea di un giovane emigrato a Parigi che va a un appuntamento al posto di un altro e si trova in una feroce gara di roulette russa. Film «sadiano» sul rapporto carnefice-vittima coniugato non solo in modo esistenziale, ma parente della realtà multietnica e del dominio degli offesi. Un piccolo, magistrale, imperdibile thriller che su base realista innesta un incubo condotto dal regista con un rigore morale eccezionale nel denunciare l' amoralità. |
da Il Messaggero (Roberta Bottari) |
Sebastien (Georges Babluani) è un operaio e non naviga nell’oro. Così un giorno accetta di fare delle riparazioni in una villa, un tempo lussuosa, ora in decadenza: neanche la situazione economica dei proprietari deve essere florida. La persona che lo ha assunto infatti non lo paga: a Sebastien non resta che rubare. E sottrae una lettera, che contiene indicazioni misteriose quanto preziose: le tappe di una una strana caccia al tesoro che lo renderà ricchissimo. Può andare liscia una faccenda del genere? Difficile: Sebastien ha imboccato una strada pericolosa, in cui si gioca con la vita degli uomini... Con 13 - Tzameti , Géla Babluani riesce in una delle operazioni in assoluto più difficili al cinema: semplificare ciò che è tortuoso. I cineasti meno talentuosi cercano di rendere interessanti vicende banali con espedienti posticci e complicati? Babluani, no. Lui taglia, asciuga, sottrae. E dà vita a un film rigoroso, in bianco e nero, nel quale la prospettiva del protagonista invade quella dello spettatore come un alieno che si impossessa di un corpo. E, quando ci si accorge di dove porta il gioco, è ormai troppo tardi: Sebastien non può più tornare indietro. E neanche il pubblico
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da mymovies.it (Alessandra Montesanto) |
Sebastien
è un giovane operaio georgiano emigrato di 22 anni che, nella rassicurante
provincia francese, si occupa di alcune riparazioni in una villa in stato
di decadenza. La persona che lo ha assunto non è in grado di pagarlo
perciò lui ruba una lettera con alcune indicazioni misteriose. E' Infatti
attratto dalla chimera di un grosso guadagno: segue le indicazioni sulla
lettera per una sorta di caccia al tesoro e si ritrova così coinvolto in
un giro clandestino da incubo in cui gli uomini scommettono sulla vita di
altri uomini. Sebastien decide di sostituirsi a un morto per overdose e di
partecipare, al posto suo, al gioco della roulette russa dove l'esistenza
umana dipende da un tamburo che spara alla luce di una lampadina che si
accende. |
i giovedì del cinema invisibile TORRESINO ottobre-dicembre 2006
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