Di
carattere cosmopolita, icona dell’Art Déco parigina e protagonista
stravagante della mondanità europea degli anni ’20 e ’30, la
Lempicka, nata a Varsavia nel 1898 e morta a Cuernavaca nel 1980, ha
creato immagini che sono diventate il simbolo di un’epoca, oltreché
quello per eccellenza del femminismo, il più libero, il più esteta.
La mostra a lei consacrata sviscera la vita e la carriera di questa
affascinante quanto unica, creativa ed originale artista ed è sempre
organizzata, (come quella di Torino e quella di Milano di 9 anni fa)
da Arthemisia Group. Ospitata nelle splendide sale del Piano
Nobile di Palazzo Forti, sede di A.M.O. (Arena Museo Opera) la
rassegna, un po’ più ricca di quella di Torino, racconta
l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra
olii, disegni, fotografie, acquerelli, video ed abiti.
A 25 anni dalla sua morte,
L’ESPOSIZIONE
suddivide la sua produzione in sei sezioni tematiche, confrontando
alcune opere con fotografie o quadri di altri autori. Durante il
percorso sono analizzati i rapporti tra la sua arte ed i linguaggi
della fotografia e della moda – a cui è dedicata un’intera sezione –
ed è raccontata la sua capacità di rappresentare la vita moderna
attraverso dipinti che sono diventati icone; è infine evidenziato
l’aspetto di una donna-artista che impone una figura femminile
nuova, emancipata, disinibita e libera, del tutto rivoluzionaria per
il suo tempo. In mostra anche i notissimi quadri ‘scandalosi’
raffiguranti le amanti di Tamara ed i nudi pieni di sensualità
Les Biches, le visionarie ‘fanciulle in fiore’ che Cocteau
riferiva a Proust, per cui è conosciuta in tutto il mondo.
Infine, in anteprima mondiale, l’opera dell’artista è letta
attraverso la musica. In ogni sala della mostra echeggiano, quasi
colonna sonora ideale ad ogni sezione trattata, brani e musiche dei
tempi e dei luoghi della Lempicka, una vera Seduzione in Musica. Si
va dalla splendida voce di Maria Callas che interpreta la Cio-Cio
San/Madame Butterfly di Puccini, alle Gymnopédies di Erik
Satie, a Pétrouchka di Stravinskij, alle moderne musiche
swing di Cole Porter (Night and Day) ed Irving Berlin (Cheeck-to-cheeck)
La turbolenta vita di Tamara, viene ricordata anche in due splendidi
e ben conservati filmati in b/n degli anni ’30 proiettati in una
saletta ricostruita, con tutti i dettagli, come i Cinéac della
Parigi dell’epoca.
Curatrice della mostra e del
catalogo,
èdito da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, è
Gioia Mori.
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