Stephen Hawking a
Padova
Il conferimento della Cittadinanza Onoraria
al grande matematico inglese ha suscitato una specie
di breve esaltazione collettiva, coinvolgendo
vertici istituzionali, stampa locale e cittadinanza
tutta.
In due occasioni, il 9 maggio al Palasport di San
Lazzaro e il 12 maggio al Palazzo della Ragione, il
professore si è rivolto ad un folto pubblico
entusiasta, composto da studenti (la prima
conferenza era rivolta alle scuole medie e superiori
di tutto il Veneto), astrofili, universitari, fisici
e semplici aficionados. Entrambe le conferenze, tra
di loro diverse, vertevano sulle rivoluzionarie
teorie sulle origini dell’Universo che hanno reso
famoso Hawking, celebre per il suo approccio teorico
all’astrofisica (laddove altri grandi scienziati,
come l’Italiana Margherita Hack hanno un approccio
sperimentale). Le sue teorie (condite di una certa dose di
umorismo) hanno affascinato tanto i giovani quanto gli adulti,
spalancando una finestra sulle origini del cosmo dal punto di
vista probabilistico, ma permeate di un buon senso molto
pratico, secondo la massima espressa dal professore per cui "ci sono più possibilità
che io sia cinese che britannico, essendoci più
cinesi sulla terra, ma so di essere britannico,
quindi per quanto piccola sia questa possibilità, so
che corrisponde alla realtà".
Molto significativo è stato anche il mezzo
comunicativo del 65enne professore che, colpito da
una grave malattia, ha negli anni perso l’uso delle
gambe, quindi delle braccia e infine della parola.
Ora legge con gli occhi su uno schermo le parole che
vuole "pronunciare" ed è un computer a parlare per
lui, con una voce piatta e metallica che lui ha però
imparato a considerare sua (tiene particolarmente a
far pronunciare le parole al sintetizzatore, anche
quando gli basterebbe selezionarle) e l’impatto
emotivo è stato davvero notevole.
Per alcuni ha rappresentato l’evento scientifico
dell’anno, per i molti che vi hanno partecipato è
stata certamente un’esperienza forte e significativa
(tutta la città si è sentita coinvolta, con quasi
5000 persone che hanno preso parte all’incontro,
grazie ai 4000 posti del Palasport). Per il Comune
di Padova uno sforzo organizzativo non indifferente
ma anche un'occasione di gran lustro per
sottolineare lo stretto legame di Padova col mondo
scientifico, da Pietro d’Abano, a Galileo, al
professor Colombo: grandi figure delle scienze
cittadine attraverso i secoli. E proprio questi
scienziati sono stati protagonisti del video
Padova
città delle stelle, realizzato dal Comune e
apprezzato da tutti.
Come in tutti i grandi eventi, non sono mancate
comunque le polemiche. In particolare, ha suscitato
scalpore la decisione di riservare 400 dei 650 posti
disponibili al Palazzo della Ragione alle autorità
sicché, esauriti già un’ora prima dell’inizio i
posti per il pubblico, 150 persone hanno dovuto
rimanere in piedi (salvo occupare eventuali posti
vacanti a conferenza iniziata) e quasi 400 hanno
assistito alla conferenza su un mega schermo a
cristalli liquidi in Piazza delle Erbe. Tanto più
fastidioso il fatto che tra le "autorità" al fianco
di esimi professori e alti quadri cittadini si
sedessero amici degli amici o semplici "notabili"
cittadini (avvocati, commercialisti e via
discorrendo) che nulla avevano a che fare con la
cerimonia di conferimento o con l’argomento della
conferenza in sé.
Ma quel che resta è la vivacità culturale del
personaggio e la straordinarietà della sua vicenda
umana. Un incontro, per la città, che sarà difficile
dimenticare. Hawking che ha approfittato della
visita per visitare Padova e Venezia, ha espresso il
desiderio di poter tornare quanto prima. Inutile
dire che la speranza non è solo sua....
Giacomo Leoni |