L’abito grigio si addice a
Michael Nyman. Curvo sul suo strumento, lo
sguardo incollato al “lenzuolo” di spartiti che appoggiano sul pianoforte,
rapito dalla propria musica, l’autore suadente di
Lezioni di piano, il
compositore ossessivo di Peter Greenaway, riesce a ricreare, appena tocca
la tastiera, la magia elegante e appassionata della sua musica. Tra
minimalismo lirico ed espressività barocca il concerto, nella
sala del Casino di Ca’ Vendramin Calergi, passa quasi come un piccolo
evento nel calendario dell’estate musicale veneta, ma il pubblico presente
all’appuntamento (numeroso nei limite della capienza) si può considerare
privilegiato: il momento musicale non è solo di intensa atmosfera,
ma regala sprazzi di originalità e avanguardia sonora che non sempre si ha
l’occasione di incontrare. Dopo un primo “tempo” in cui sono stati
riproposti, con dedizione e sudore, i brani più famosi, nella seconda
parte Nyman ha eseguito una nuova partitura atta ad accompagnare le
immagini di un classico del cinema muto qual è
A propoi de
Nice di Jean Vigo e Boris Kaufman
(1929). Una sorpresa in un concerto
sorprendente, ricco di pathos e di raffinatezza.
A chiudere, per
rispondere all’entusiasmo di tutti, ulteriori brani-sorpresa, tra i quali
non poteva mancare il tema di
Prospero’s Book. I ritmi e le melodie di Nyman entrano sotto pelle con suadente leggerezza, un immaginario sonoro
che costruisce, di suo, uno spazio visivo (visionario?) autonomo, anche
senza bisogno di uno schermo che si illumini.
e.l.
(Venezia
11
luglio)
www.michaelnyman.com
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