Dichiarazioni di Edgar Reitz all'uscita di Heimat (1984) |
"Narrare storie ha molto a che vedere con l'atto di ricordare: i ricordi sono sempre delle esperienze fatte, sono personali. Se alla capacità di ricordare si aggiunge quella di ordinare ed elaborare le immagini e le storie di cui si ha memoria, nascono allora i racconti. Ciò non significa che ci si debba attenere alla lettera a quanto prescrive il ricordo. Nella libera affabulazione rimane conservata la verità, quella originaria, perché essa costituisce il suo materiale... Noi tedeschi abbiamo dei problemi con le nostre "storie". L'ostacolo vero è la nostra "Storia". Il 1945, l'"anno zero della nazione", ha cancellato molto, ha creato un baratro nella capacità di ricordo nella gente. Un intero popolo - come afferma Mitscherlich - "diventato incapace di essere in lutto", il che nel nostro caso significa "incapace di raccontare", perché i ricordi sono bloccati da grandi avvenimenti storici e dal valore che essi hanno loro conferito. Ancor oggi a quarant'anni dalla guerra continuiamo ad essere tormentati dal peso del giudizio morale, continuiamo sempre a temere che persino i ricordi più piccoli e personali della gente possano ricollegarsi con il passato nazista o che le piccole storie accennino alla collaborazione di massa dei tedeschi con il Terzo Reich. Uno shock culturale ancor oggi avvertibile ha fatto sì che da noi esistano scarsissime storie nella letteratura e al cinema narranti la vita a partire dal 1945. Milioni di tedeschi hanno vissuto prima e dopo questa data e hanno prodotto molte storie quotidiane degne di essere raccontate; esse, però, giacciono seppellite sotto il peso dei grandi avvenimenti... E' quanto noi tedeschi abbiamo prodotto in modo incomparabile in questo secolo: un incredibile ammasso di storie di vita, di piccoli avvenimenti che costituiscono il nostro "piccolo passato" e che, secondo il "grande passato" che ci opprime, non possono essere vere forse proprio perché sono state così normali e di conseguenza cieche nei confronti della Storia. Un "piccolo passato" che nessuno osa raccontare in considerazione del nostro terribile "grande passato". Contro lo shock tedesco della memoria noi ora raccontiamo con il titolo Heimat una grande storia familiare e di un villaggio." |