Una
ricorrenza ha bisogno di una data precisa per essere più facilmente
ricordata. Ecco allora che questo attesissimo centocinquantesimo dell'Unità
d'Italia ben può riconoscersi nella giornata della prima
convocazione del Parlamento italiano (18-2-1861) ed essere commemorata con
un film del più grande cantore della storia del nostro paese. Roberto
Rossellini ha firmato infatti capolavori come Roma città aperta, Paisà,
Germania anno zero legati alla seconda guerra mondiale, ma nel suo cinema
"didattico" degli anni '60, ha trovato modo di ricordare il centenario
(allora) con
Viva
l'Italia!:
l'avventura di Garibaldi dalla spedizione dei Mille all'incontro di Teano,
all'esilio volontario a Caprera. Lo stile rosselliniano non è sempre
rigoroso ed evidenti sono i compromessi storico-ideologici di
sceneggiatura, ma se l'idea di togliere l'epopea garibaldina dal mito e
dall'oleografia, appoggiandosi alla spoglia concretezza di una cronaca,
non è compiuta al meglio, per una rievocazione del centocinquantenario il
tono celebrativo in fondo è quello giusto!