La vita è facile ad occhi
chiusi
(Vivir es fácil con los
ojos cerrados) |
1966.
Antonio insegna inglese in una scuola retta da religiosi. Per favorire il
loro apprendimento (e anche perché è un fan dei Beatles) utilizza le
canzoni dei Fab Four per invogliarli a tradurre. Quando viene a sapere che
John Lennon si trova in Almeria per girare un film decide di cercare di
incontrarlo perché le canzoni che ha registrato da Radio Lussemburgo hanno
dei versi che gli suscitano delle perplessità. John sarà in grado di
dirgli se ha commesso errori nelle traduzioni. Lungo la strada il
professore incontra due giovani autostoppisti. Prima si imbatte in Belen,
una ragazza incinta che è scappata dall'istituto in cui era stata
rinchiusa e poi in Juanjo, un sedicenne che si è allontanato
dall'abitazione in cui vive con i genitori e con cinque fratelli perché
non sopporta più la rigidità educativa del padre poliziotto. Sarà insieme
a loro che il professor Antonio cercherà di coronare il suo sogno. |
Giancarlo Zappoli - mymovies.it |
promo |
Spagna 1966: la storia vera di un insegnante di inglese che prende la macchina e va a sud per incontrare il suo idolo John Lennon che sta girando lì un film di Richard Lester. Al viaggio prenderanno parte anche due ragazzini in fuga dalle proprie famiglie, che il professore incrocia sulla sua strada. L'incontro diventa un obiettivo di vita e di amicizia... Il protagonismo dei piccoli destini sullo sfondo di grandi eventi: il franchismo ancora incombente, la promessa di un mondo più libero evocata dai fbafour. Tenerezza, umorismo e un pizzico di malinconia in un film che estrae con molto garbo piccoli frammenti di verità dagli anni meno luminosi della Spagna. Un po' scolastico forse, ma di straordinaria simpatia. |