La vita è un lungo
fiume tranquillo (La Vie est un Long fleuve tranquille) |
Non è l'unico film che, in tempi di manipolazioni
genetiche, ironizza sui possibili scambi di figli nelle nursery degli ospedali
(vedasi l'americano Affari d'oro),
ma qui non ci troviamo di fronte solo a scombinate situazioni familiari.
È l'occasione per una cinica e surrele analisi delle categorie familiari,
dal guazzabuglio dei poveri arruffoni ai clichet asfittici dei ricchi bempensanti.
Proveniente dalla televisione, talento pubblicitario il francese Eyienne
Chatillez propone stereotipi sociali che instillano dubbi sul confine contemporaneo
tra essere e apparire, tra essenza e finzione del reale. Il gioco invita
alla riflessione, anche se poi, alla lunga, l'ironia sembra risultare fine
a se stesso e la vicenda non può che rimanere assurdamente sospesa...
e.l. quaderno AGISCUOLA 1992 |