Sarebbe un peccato che 'Violette', film biografico di un'epoca letteraria, quella francese del dopoguerra, passasse inosservato: ben fatto, zeppo di indizi come un noir culturale, rivolgendo le lancette sull'oggi, usa due attrici in gran forma, Emmanuelle Devos e Sandrine Kiberlain. (...) La qualità del film di Martin Provost è l'aver raccontato come un quadro impressionista il clima di un momento particolare, legato al mercato nero del dopoguerra in cui si inserisce il forte dolore singolo di una donna che non accetta il suo essere bastarda e omosessuale, tanto che fa un tentativo etero. La biografia di gruppo è un istruttivo contributo a una cine storia letteraria in cui una bellissima compagnia di attori (da citare Catherine Hiegel, la madre) offre esempi di lotta libera quotidiana contro un mondo che stava dimenticando i Guermantes e si andava con fatica rifondando. |
Maurizio Porro - Il Corriere della Sera |
Nella
Francia occupata dai nazisti Violette Leduc traffica nel mercato nero e
cerca di portare avanti un mnage difficile con un coniuge gay. Il suo
incontro con Simone De Beauvoir le cambia la vita. La scrittrice la spinge
a trasformare le proprie angosce esistenziali in parole scritte. E'
l'inizio di un percorso che la porterˆ ad essere una delle scrittrici pi
coraggiose ed apprezzate della Francia. |
Giancarlo Zappoli - mymovies.it |
promo |
L'intenso rapporto tra Violette Leduc e Simone de Beauvoir, nato a St Germain des Prés negli anni dopo la guerra e durato per tutta la loro vita. La loro relazione sarà contraddistinta dalla ricerca da parte di Violette della libertà attraverso la scrittura e la convinzione di Simone di avere tra le mani il destino di una straordinaria autrice. Martin Provost racconta come un quadro impressionista il clima di un momento particolare del dopoguerra letterario francese creando un originale un noir culturale, zeppo di indizi storici ed umani. |