Under Suspicion |
da L'Unità (Michele Anselmi)
Arriva addirittura con la benedizione di Claude Miller, che nel 1981 firmò l'originale, il remake hollywoodiano di Guardato a vista, ora battezzato Under Suspicion. Gene Hackman, Morgan Freeman e la nostra Monica Bellucci nei ruoli che furono di Michel Serrault, Lino Ventura e Romy Schneider, un regista inglese specializzato in film d'azione (Stephen Hopkins), un'ambientazione esotica e sensuale (Portorico) al posto della natalizia provincia francese. Però il rifacimento, accolto in pompa magna nella selezione ufficiale di Cannes meno di un mese fa, è venuto così così, e non si spiega l'accanimento con il quale Hackman - in cerca di un soggetto a basso costo per debuttare in veste di produttore - s'è dedicato da anni al progetto: forse l'idea di un cimento professionale di impianto teatrale oppure il piacere di rivaleggiare, in una sorta di corpo a corpo mattatoriale, con l'amico Freeman, anch'egli coinvolto nella produzione. Alla base c'è un giallo psicologico di John Wainwright ampiamente riscritto per l'occasione. L'uomo sospettato, appunto «under suspicion», è un facoltoso avvocato americano residente sull'isola caraibica con la giovane moglie italiana. Alla vigilia di un galà di beneficenza, Henry Hearst viene convocato dal commissario Victor Benezet, che senza tanti giri di parole, nonostante l'amicizia, lo accusa di avere stuprato e ucciso due ragazzine ritrovate sulla spiaggia. Possibile che uno dei professionisti più stimati del posto si sia macchiato di tali crimini? (...) In un crescendo drammatico quasi in tempo reale (l'azione si svolge tutto in una notte), Under Suspicion propone in chiave di kammerspiel noir la sfida esistenziale tra i due maturi uomini, ciascuno dei quali nasconde a se stesso qualcosa. Rispetto al modello francese, Hopkins fa «prendere aria» al giallo aggiungendo qualche flashback, ma il cuore pessimista del racconto resta quello, nonostante il mezzo lieto fine; e nel contesto superdivistico all'americana non sfigura affatto Monica Bellucci, bella, vulnerabile e vendicativa. Chi ama il genere si accomodi. Chi ama i confronti sappia che Guardato a vista era più sottile e insinuante.