L'ultimo contratto
(Grosse Pointe Blank) |
da Ciak (Stefano Lusardi)
Tornato a casa, per una riunione decennale dei compagni di liceo John Cusack, a tutti quelli che gli domandano, che lavoro fa, risponde tranquillamente "il killer". Ma anche se è la pura verità (a Pointe Blank non è venuto solo per curarsi dallo stress, ma anche per portare a termine un "contratto"), nessuno lo prende sul serio, perché, in fondo, tutti siamo killer nel regno del capitalismo. Con uno spirito caustico che somiglia a quello del vecchio Piccoli omicidi (e, forse non a caso, nel cast compare uno spassosissimo Alan Arkin) e uno stile ribaldo alla Tarantino, L'ultimo contratto tende, specie nella seconda parte, un po' a strafare, ma è inconsueto, brillante, pungente al punto giusto (e con un cameo doc del simpatico Aykroyd).
"Questa è una
black comedy sull'American Dream, sull'abitudine del vincere ad ogni costo
che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, su quel genere di individui
che ci piace considerare eroi. Quel tipo di americano molto professionale
e dal sangue freddo che fa il killer al lavoro e il bravo ragazzo a casa.
Quel genere di persone convinte che il loro essere scorrette sul lavoro
non abbia nulla a che fare con quello che in realtà sono, che il
loro comportamento non abbia nulla a che vedere con la loro immagine"
[John Cusack]