The Nanny Diaries
Robert Pulcini  & Shari Springer Berman
- USA 2007 - 1h 47'


Venezia 64° - Fuori concorso

   Mary Poppins nel XXI secolo. Il sorriso dolce di disneyland e gli sprazzi di graffiante satira del best-seller omonimo. L’adattamento di The Nanny Diaries (Diario di una tata) della coppia Shari Sprinter Berman e Robert Pulcini (moglie e marito) punta alla commedia leggera piuttosto che all’incalzante analisi sociale (che caratterizzava il loro precedente American Splendor, molto apprezzato in USA e mai giunto in Italia), ma non rinuncia a far la morale alla famiglia wasp newyorkese attraverso l’avventura di tata Annie Braddock, laurea in economia nel New Yersey e blocco dell’aspirante yuppie non appena messa a confronto con il business world della grande mela. L’apertura del secondo film di Venezia notte è certamente la sua carta migliore: Annie (Scarlett Johansson) ha come passione l’antropologia e il suo percorso attraverso le sale del Museo di storia naturale “inquadra” una serie di istantanee della visione familiare in un panorama etnico in parte immaginario, ma perfettamente azzeccato, per delineare contraddizioni e incoerenze della ricca borghesia dell’East Side. Donne che guadagnano cifre strepitose e che non sanno conciliare, nel privato, la loro sicurezza economica con quella affettiva; signore eleganti, altere e frivole che, attraverso un accattivante gioco cinematografico, vengono immortalate in un fermo immagine che a sua volta si trasforma in plastiche immagini affisse alle pareti del Museo… È la realtà con cui verrà a confrontarsi Anna quando il caso la porta a sperimentare il mestiere di baysitter a tempo pieno presso la famiglia degli X (la riservatezza sul nome rientra nel presupposto realistico del racconto): genitori di arida affettività (Laura Linney, isterica e insicura – Paul Giamatti, dedito agli affari e all’adulterio) e un ragazzino decisamente ostile. Non mancherà il vicino “fico di Howard” e, prima che la favola si concluda nel più tenero ottimismo alcune mordaci battute e qualche simpatica citazione. Ma anche se la nonna, in spiaggia, legge Il diavolo veste Prada, il ritmo e l’ironia dell’hit dell’anno scorso restano lontani.

ezio leoni - Il Mattino di Padova  2 settembre 2007