The
Lone Ranger
Gore
Verbinski
- USA
2013
- 2h 29' |
Qualcuno
ricorderà i celeberrimi
Young People's Concert
che Bernstein registrò negli anni 50 per la televisione. Nella prima
puntata l'orchestra suonò l'Overture del Gugliemo Tell. Una volta
eseguita, Bernstein chiese ai bambini in sala: «che musica è?».
Tutti in coro risposero: «la canzone di Lone Ranger»! Era il
gennaio del 1958 e i quasi tremila episodi della serie del Cavaliere
solitario, la cui cavalcata era accompagnata dalla musica di Rossini,
avevano inciso profondamente nell'immaginario americano legato al
selvaggio west, tanto da sostituire l'originale rossiniano con un
autentico movimento popolare. Lone Ranger ha avuto tante vite - radio,
televisione, cinema, fumetti - ma sembrava non essere sopravvissuto alla
morsa del tempo, come tutto il western, fino a quando l'industria
hollywoodiana per mano di Gore Verbinski e Jerry Bruckheimer, regista e
produttore della serie dei Pirati dei Carabi, non ha deciso di
riproporre l'eroe mascherato. (...) Anche
Lone Ranger
targato Verbinski si
pone come un reboot e tutto il film gira intorno alla nascita dell'eroe,
in attesa di altri episodi. C'è da dire, comunque, che il vero
protagonista è Tonto, interpretato da Johnny Depp, sulla cui fama
piratesca è stato eretto questo nuovo colossal western... |
Dario Zonta - L'Unità
|
Speravamo che
l'indiano Tonto, nuovo personaggio della ricca galleria degli eroi fragili
interpretati da Johnny Depp, ci riportasse al brillante Jack Sparrow della
saga
I pirati dei Caraibi.
Invece questa nuova creatura, nata in radio nel 1933 e famosa per una
serie tv degli anni Cinquanta, rischia di deludere proprio il pubblico dei
giovanissimi.
The Lone Ranger
di Gore Verbinski rispolvera il mito della frontiera e resuscita uno degli
eroi della cultura americana, quel cavaliere solitario e mascherato che a
cavallo di un destriero bianco e affiancato da un eccentrico sciamano
tenta di riportare pacificamente un po' di giustizia nel selvaggio west.
Intendiamoci, i momenti di divertimento non mancano, affidati alla
goffaggine del ranger e alle bizzarre iniziative di Tonto, dove si
riflette tutto l'orgoglio di Depp, che vanta origini Cherokee. Ma una
lunghezza eccessiva e il ritmo fanno di questo western un'occasione non
sfruttata al meglio. |
Alessandra De Luca -
Avvenire |
C'era
una volta il selvaggio West e c'è ancora, ma è una mera evenienza: dopo il
successo planetario di
Pirati dei Caraibi,
attore (Depp), produttore (Jerry Bruckheimer) e regista (Gore Verbinski)
spacciano deserti per mari, assalti al treno per arrembaggi, banditi per
ciurme e ritentano il colpo gobbo. Ma cambiando il setting degli addendi,
il risultato cambia? Due ore e mezzo senza troppa noia, la chimica tra
Depp e Hammer e il volemose bene che spazza i sentieri selvaggi: strano ma
vero, chi massacra questo
The Lone Ranger
per lo più si sperticava per i Pirati, eppure la
differenza è sulla carta geografica, non sullo schermo. |
Federico Pontiggia - Il
Fatto Quotidiano |
promo |
La
storia di John Reid, uomo di legge impegnato nella lotta
all'avidità e alla corruzione, che divenne leggenda grazie alle
sue imprese epiche e rocambolesche, raccontate dal suo compagno
d'avventure: il guerriero indiano Tonto.
Verbinski ridà vita in modo divertente e
spettacolare – con un perfezionismo che lo pone assai al di sopra
di un onesto mestierante hollywoodiano - a un mondo reinventato
dal cinema, sullo sfondo reale dei monumentali paesaggi dei film
di John Ford, Sam Peckinpah e Sergio Leone. Il risultato
è un film discontinuo, quasi
stucchevole quando cerca di non perdere per strada il pubblico dei
Caraibi, ma trascinante, trionfante quando si lascia
andare all'azione a ruota libera. E, ovviamente, il vero
protagonista è Tonto, interpretato da Johnny Depp. |
cinélite
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