David
Gale (Kevin Spacey), padre affettuoso, stimato professore universitario in
Texas e appassionato militante contro la pena capitale, è considerato un
uomo irreprensibile da tutti, avversari compresi. Ma un giorno,
l'inconcepibile avviene: Gale è accusato di avere violentato e ucciso Constance Harraway (Laura Linney), che lavorava al suo fianco per salvare
la vita di un condannato. Tre giorni prima dell'esecuzione, l'uomo accetta
di ricevere la giornalista Bitsey Bloom (Kate Winslet) e le concede
un'intervista in esclusiva. Ma c'è una cosa che la giornalista non riesce
a capire: il condannato sembra non avere nessun interesse a riaprire il
caso, né a salvarsi la vita. Riuscirà la volenterosa Bitsey, che aspira al
premio Pulitzer e potrebbe avere trovato l'occasione buona, a ribaltare in
extremis la sorte di David Gale? Da Berlino, dove era in concorso,
The
Life of David Gale
è stato presentato come un film di forte impegno contro la barbarie della
pena di morte. In realtà si tratta di un thriller, costruito tenendo ben
presenti le esigenze commerciali e in cui, via via che l'indagine va
avanti, la fiction prende il sopravvento sulla "tesi" e l'intreccio si fa
sempre più macchinoso... |
Da
qualche tempo, su tutta la filmografia di Alan Parker è in atto, almeno in
Italia, una revisione che tende a sminuire persino la sua produzione
d'impegno civile. Il principale capo d'accusa è 'effettismo', con
l'aggravante di variazioni di ritmo inconcepibili per un musicofilo qual è
il regista di
The Wall. In effetti Alan Parker - uno
dei primi autori di spot pubblicitari inglesi passati con successo al
cinema - ha quasi sempre dovuto combattere con la tentazione di 'sparare'
pugni allo stomaco degli spettatori. Soltanto il lavoro degli
sceneggiatori articolato sia nei dettagli che nella tenuta narrativa, come
è accaduto in
Evita, gli ha risparmiato, rare volte,
certe forsennate entrate fuori tempo, con conseguenti cadute di ritmo. A
proposito di questo nuovo 'thriller lento', con doppia rivelazione
conclusiva, si può parlare di un Parker al quadrato... Il tema della lotta
alla pena di morte è chiaramente un pretesto per innescare il meccanismo
contorto che dovrebbe portare a un'esecuzione capitale. Siamo nel Texas,
lo stato forcaiolo per eccellenza di un'America che in fatto di 'delitti
giudiziari' si fa appena superare dalla Cina, dal Congo e dall'Iraq. Da
otto anni, David Gale (Kevin Spacey), ex docente universitario di
filosofia e attivista di un'associazione sul tipo di 'Nessuno tocchi
Caino', attende nel braccio della morte il paradossale e tragico epilogo
di una condanna per stupro e omicidio basata su elementi indiziari. Negli
ultimi tre giorni Gale chiede a una giornalista d'assalto (Kate Winslet)
di scoprire chi ha davvero ucciso Constance, la sua compagna di fede
civile (Laura Linney), forse con l'intento di gettar fango sul movimento
contro la pena di morte. L'inviata speciale Bitsey-Kate guida così una
danza macabra che in fondo non le appartiene (qualche lacrima non basta),
mentre i veri protagonisti del giallo si materializzano fuori da percorsi
plausibili nei flash-back... |