The Fighters - Addestramento di vita (Les combattants)
Thomas Cailley
- Francia 2014 - 1h 38’


    Un film d'amore girato come un film d'avventura, con un'eco delle migliori commedie sofisticate americane (amore e rivalità naturalmente, se no che amore è?). Un film d'avventura in cui i paesaggi sono protagonisti quanto i personaggi, ma senza la supponenza di tanto cinema d'autore. La storia di un incontro complicato - il classico 'boy meets girl' - raccontata con una fantasia e un coraggio (coraggio fisico, non per dire) che coglie il modo di vivere e insieme i sentimenti profondi di tanti giovani d'oggi con una nettezza, uno slancio, una felicità a dir poco insoliti. Premiatissimo, dall'ultima Quinzaine di Cannes in poi, The Fighters, cioè Les combattants (ma perché dobbiamo sempre anglicizzare i titoli come servi sciocchi?) parte in quarta sui titoli di testa e non si ferma più. (...) Ne esce un film in cui i dialoghi nascono sempre dall'azione, e non viceversa, con una naturalezza, un divertimento, una logica emotiva semplice e insieme profonda che dovrebbero far morire d'invidia il 95 % dei registi italiani. (...) il primo film di Thomas Cailley, fotografato da suo fratello David (sì, ancora due fratelli cineasti), rende con rigore, energia e finezza insieme. Davvero da non perdere.

Fabio Ferzetti - Il Messaggero

    Ottima la qualità di questo esordio, ennesimo segnale delle maggiori vitalità e varietà della cinematografia d' oltralpe: il giovane Cailley, infatti, non ha esitato nello scegliere il soggetto arcinoto del ragazzo-incontra-ragazza, ma poi l'ha realizzato con un talento d'invenzione, scrittura e regia decisamente fuori standard. L'idea centrale - portata a compimento grazie alla scelta degli attori e al loro perfetto e insolito chimismo - si basa sull'«impossibile» giustapposizione tra amore ed energia, educazione sentimentale e performance muscolare, grandiosità del paesaggio e alterazioni mentali personali. Sembra di assistere all'incontro tra la commedia americana anni Trenta (magari quelle dove la Hepburn e Grant litigano per amarsi) e un film francese postmoderno con le nuove eroine dominanti sui maschi (...). All'inizio il film può apparire un po' divagante e come sospeso sulle strane eppure accattivanti personalità dei protagonisti, ma a poco a poco coinvolge e convince con il suo umorismo sottile, i suoi dialoghi eccentrici e asprigni, la sua interazione tra l'esplosione dei sensi e l'assedio degli elementi naturali e il suo climax finale sorprendente.

Valerio Caprara - Il Mattino

    Una commedia militare romantica: possibile? Sì (...). Tra sirene apocalittiche, addestramento militare e passo a due di formazione, The Fighters ha nella Haenel, ibrido di Kate Winslet e Carrè Otis, e nella roccia Azais due cavalli di battaglia, e di razza: la loro chimica, i loro sguardi e, sì, i loro destini che s'azzuffano fanno di sopravvivenza virtù, del solito 'boy meets girl' una elegia sentimentale spiccia e lirica insieme. Menzione speciale alle musiche elettroniche, doverosa sottolineatura della sceneggiatura per ritmo, nitore e semplicità, The Fighters ha tanti padri illustri, da Malick a Doillon, da Bellocchio a Bertolucci, ma anche la forza di fare di testa (occhi) propria: imperdibile.

Federico Pontiggia - Il Fatto Quotidiano


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Tra i suoi amici e l'impresa familiare, l'estate di Arnaud si preannuncia tranquilla. L'incontro con la bella Madeleine, però, sconvolgerà tutto. Tanto bella quanto fragile, Madeleine è appassionata di allenamenti estremi e profezie catastrofiche, e si sta preparando alla fine del mondo. Tra lei e Arnaud, ben presto nasce una storia d'amore e di sopravvivenza fuori dall'ordinario... Un film d'amore girato come un film d'avventura, con un'eco delle migliori commedie sofisticate americane, un film d'avventura in cui i paesaggi sono protagonisti quanto i personaggi la cui educazione sentimentale è immersa nella temperie delle preoccupazioni giovanili dell'oggi. Un esordio interessante: rigore, energia e finezza insieme!