Venezia 62° - Fuori concorso
In
The Descent
sei amiche si improvvisano speleologhe dilettanti, calandosi in una
caverna sotterranea. Presto se ne pentiranno, non solo perché la zona
è inesplorata, ma anche perché è abitata da un manipolo di creature
umanoidi assetate di sangue. Tre anni dopo
Dog Soldiers, Neil Marshall è
tornato con un magnifico horror d’atmosfera, che si cala nelle
pulsioni più basse dell’uomo (spingendo ancor di più all’adesione
emotiva, visto che le protagoniste sono donne e sono amiche) per
riemergerne mostrando un conflitto impari<<
tra forze, in fondo, equivalenti. Se il tema, dagli echi lovecraftiani,
non è di certo nuovo, lo è la confezione visiva, capace di gestire il
caos e il sangue con grande rigore espressivo e senso della (dis)misura.
Marshall dimostra di essere diventato un regista raffinato e maturo,
costruendo personaggi solidi e problematici, le cui fragilità sono
destinate a crollare. Ma che consentono anche di travalicare i confini
del cinema di genere, arrivando in territori inquietanti e
disturbanti, come dimostra un finale psicanalitico di grande
suggestione. |
Pietro Liberati - MC magazine 14 - ottobre 2005 |