Swingers |
Cinque singles a Los Angeles, cinque amici in
cerca di ragazze nei bar di Hollywood. Swingers, il lavoro di Doug
Liman, che ha aperto la sezione Corsia di sorpasso, è una
caccia tutta al maschile, giocata narrativamente su un assoluto distacco
affettivo, ma, stilisticamente, costruita con calda umanità e ironia.
Il fulcro della vicenda è infatti Mike, fisico possente e cuore
fragile, affranto perché‚ la sua Michelle, dopo che lui ha lasciato
New York per tentare la carriera artistica, l'ha abbandonato per un altro.
"Dopo sei anni" si dispera Mike - "L'avrà
fatto solo per ripicca" cerca di consolarlo il suo amico Trent.
"Anche tra noi era cominicata per ripicca" - "Sì,ma
quanto era durata la sua storia precedente?"-" Sei anni". Dialogato in una logorroicità incalzante, che alimenta il sorriso, ma si nutre di un realismo giovanile di concreta quitidianità Swingers vede gli sforzi di Trent per far uscire Mike dall'impasse sentimentale che lo attanaglia, cercando di buttarlo tra le braccia di qualche bonazza rimediata in un bar, in discoteca, ai tavoli da gioco di Las Vegas. Solo che Mike non riesce a dimenticare, interroga di continuo la sua segreteria telefonica sperando di trovarci una chiamata di Michelle, manda al diavolo anche gli appuntamenti più riusciti esibendo la sua tristezza, raccontando a tutte della sua cattiva sorte. Liman sa divertire mentre coglie con grossolanità di situazioni e finezza di comportamenti le dinamiche relazionali e le psicologie della piccola tribù maschile di cui Mike è, negli atteggiamenti e nelle priorità sentimentali, la vera spina nel fianco. Il suo Swingers ha il taglio da cinema indipendente e un estro frizzante di perfetta modernità yankee (memorabili alcune spassosissime sequenze incentrate sulle conversazioni telefoniche). Un' opera prima davvero apprezzabile ed un confortante inizio per una delle sezioni veneziane che anche l'hanno scorso ha riservato buone sorprese. Staremo a vedere. e.l. Il Mattino di Padova 30/8/96 |