Stranger than Paradise
Jim Jarmusch - [b/n] USA  1984 1h 30’

da Dizionario dei Film (Paolo Mereghetti)

       Bela, alias Willie (John Lurie), tira a campare barando a poker con un amico (Edson); con la cugina del primo (Eszter Balint), appena arrivata dall'Ungheria,vanno in macchina da Cleveland alla Florida, giocano e perdono alle corse, e per una serie di equivoci perdono l'uno le tracce dell'altro...
Il film che ha rivelato Jarmusch al pubblico internazionale, e il saggio più coerente di un minimalismo che allora sembrò di una originalità dirompente, anche se oggi sembra già molto lontano. Narrazione frammentata (tanti piccoli episodi, ognuno dei quali è un piano sequenza, intervallati da fotogrammi neri), rimandi ironici al noir e al road-movie, poesia dell'evento insignificante, accurata omissione di sesso e violenza dove non si avverte ancora traccia di maniera. Girato con gli scarti di pellicola di
Lo stato delle cose di Wenders; all'inizio doveva essere un cortometraggio. Lurie, leader dei Lounge Lizards, è autore anche delle musiche per quartetto d'archi che accompagnano i siparietti neri; Edson è un batterista e trombettista dello stesso giro...

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO aprile-giugno 2004
Jim Jarmusch BLACK AND WHITE