Estate
2006, all'indomani dei bombardamenti del Libano. Sciita emigrata a Dubai,
Zeina è in cerca del figlio di sei anni e della sorella, cui ha affidato
il bambino per risparmiargli la propria crisi coniugale. Un tassista,
Tony, accetta di accompagnarla nel sud del paese, attraverso un paesaggio
devastato dalle bombe; li accompagna la radio del taxi, recitando in un
lugubre salmodiare i nomi delle vittime. Mentre sbarcano i primi baschi
blu, parte della popolazione inneggia a Hezbollah, maledicendo Israele e
il "grande Satana" americano. |
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Nel Libano devastato dai bombardamenti israeliani del 2006, una madre parte alla ricerca del figlio perduto, con l'aiuto di un taxista coraggioso. La regia di Aractingi mescola bene la finzione e il taglio da documentario, seguendo una formula narrativa inquieta e meticcia, non priva di forte emotività. Il colpo di scena finale è un colpo al cuore, senza consolazione. |
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cinema invisibile TORRESINO ottobre-dicembre 2008
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