da Il Giornale (Vice) |
Ci sono due ottimi motivi per vedere La sottile linea blu dell'americano Errol Morris: il primo è che si tratta di un riuscitissimo esempio di film-verità, il secondo è che la pellicola ha salvato dalla sedia elettrica un uomo, Randall Dale Adams, che per un'allucinante serie di accidenti e per l'accanimento di un pubblico ministero ottuso, ha sfiorato da vicino l'orrore dei 2300 volts. [...] Grazie a questo film che ha smosso l'opinione pubblica americana ed entusiasmato i critici, il caso è stato riaperto e Adams liberato. Un'impresa che ad Errol Morris è riuscita non solo grazie alle prove da lui raccolte (erano le stesse prodotte in giudizio dai due avvocati difensori) ma soprattutto per la straordinaria abilità con cui ha girato questo documentario-inchiesta, capace di catturare lo spettatore come un thriller sofisticato. |
cinema invisibile TORRESINO gennaio-aprile 2007