L'oggetto del mio desiderio
(The Object of My Affection) |
da Ciak (Pietro Caldironi)
Ecco una di quelle commedie fortunate che escono al momento giusto. Captando qualcosa che gira per l'aria: la difficoltà dei rapporti fra uomini e donne con tutto quel che ne consegue. Dunque? Meglio una coppia anomala, lei, Nina, incinta (una bravissima Jennifer Aniston - Friends - che ricorda Barbra Streisand), lui, George, l'amico gay in crisi sentimentale (Paul Rudd). E infatti lei sceglierà di crescere il bambino che sta per nascere insieme all'amico, piuttosto che col suo compagno. Sceneggiatura di ferro (deliziosa la parte di Nigel Hawthorne) per questa commedia che arriva dopo In & Out, ma che, sul tema, appare più sofisticata e intelligente.
da Il Corriere della sera (Tullio Kezich)
Per la regia dell'inglese Nicolas Hytner (La pazzia di Re Giorgio, La seduzione del male) ecco un film di destini incrociati dal quale emergono valori come sensibilità, cameratismo e forse qualcos'altro. Dopo una stramba convivenza da "sophisticated commedy" aggiornata, Nina e George quasi ci proverebbero, ma proprio quando lei, dopo un'ora si accinge dolcemente a sbottonargli i pantaloni, squilla il telefono… Inutile forzare la propria natura, meglio sublimarsi prendendo lezioni di danza sulla melodia gershwiniana e poi "You Were Meant for Me"… Tra gli sfondi del Central Park e della Baia, tira un'aria da commedia newyorkese di fine secolo dove Nina sembra aver riciclato gli abiti smessi di Io e Annie.