Nero
Antonio Lucifero - Italia 2004 - 1h 30'

   Presentato fuori concorso, l’ultimo giorno, al XXIII Bellaria Film Festival, Nero di Antonio Lucifero (quasi due nomen/omen?!), è video-drammaturgia allo stato puro. Autore/Protagonista in…scena-video, un fantastico Roberto Herlitzka, unico, multiforme – si sarebbe tentati, non a torto, di dire, policromo – e, comunque, geniale per la riduzione adattamento interpretazione fatta dell’Amleto di William Shakespeare. Un dramma in edizione reader’s digest per palati altamente raffinati: il viso del grandissimo attore, istrionico come mai (tanto da ricordare, in alcuni momenti il Carmelo Bene più ispirato) si propone da varie angolazioni, primi piani, laterali, figura/e dallo/nello sfondo, sempre rigorosamente nero, in tutte le sue possibili sfumature, a sottolineare la tragedia che si compie, dall’inizio alla fine, ma soprattutto a mettere in evidenza la incredibile plasticità e mimica del volto di Herlitzka e delle sue molteplici, moltiplicanti corde, nella sua magica incredibile maturità autorial-attoriale, di sicuro non senescente: in pressoché perfetta equilibrata sincronia, di giusta rarefazione, anche rispetto alle musiche ed ai suoni in presa diretta, opera dello stesso regista, che è pure compositore e di Franco Liberati, i fotogrammi, uno dopo l’altro.
Per tutti i novanta minuti l’attore propone in falsetto, fra giochi di toni alti, aggredenti e bassi, quasi sottovoce, ricchi di mille varianti, tutti i personaggi dell’Amleto, da Orazio alla regina madre ad Amleto stesso, con una consecutio che mai viene meno tanto da carpire interamente l’attenzione dello spettatore (o il visivo fruitore?) senza un attimo di respiro.
Non c’è sospensione, non c’è pausa, non c’è riposo, ma, più che altro, non c’è mai noia: la tensione è sempre al diapason, un flusso di coscienza performativo, prova di alta, altissima recitazione e rappresentazione.
"Immane il lavoro di montaggio eseguito successivamente" – confessa Lucifero – "ma l’aver portato a compimento un lavoro del genere è stato, per me, fonte di grande soddisfazione, specie se si considera la mia formazione prettamente teatrale"
Antonio Lucifero è stato infatti assistente i Giancarlo Cobelli per diverse opere e spettacoli teatrali come Il matrimonio segreto o il Simon Boccanegra; grazie alla sua eclettica formazione, anche musicale, ha diretto vari melodrammi e si è cimentato nella regia di una memorabile Bohème, per il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.

Maria Cristina Nascosi - MC magazine 13  agosto 2005