Kalifornia |
Eccola la sequenza incriminata! Nelle scene d'apertura
di Kalifornia il folle Early (Brad Pitt) getta un sasso su una macchina
in corsa: il crimine sullo schermo che anticipa la tragedia del vivere
quotidiano, la velata polemica del cinema "cattivo maestro" delle
nuove generazioni... Ma probabilmente nessuno dei giovani di Verona ne
era a conoscenza e, in ogni caso, nel film di Dominic Sena (opera prima!)
non c'è alcuna benevolenza verso l'autore del gesto, un pericoloso
killer descritto senza mezzi termini nell' agghiacciante excalation della
sua insana crudeltà. E il pregio indiscusso di Kalifornia
sta proprio nella lucida rappresentazione del fascino perverso di un tale
personaggio su Brian, un giovane intellettuale della borghesia USA. Bella
macchina (una splendida Lincoln decapottabile), una girl-friend mozzafiato
(la bruna Michelle Forbes), spirito on the road per il progetto di un'inchiesta
sui serial-killer d'America. Ma, come lo incalza provocatoriamente Early,
"come fai a scrivere un libro sui killer, se non hai mai visto uccidere
un uomo?". Il viaggio si trasformerà in una drammatica lezione
di vita, un monito indimenticabile per chi, come Brain e la sua compagna,
fosse convinto di potersi inoltrare con distacco nei misteri della violenza
omicida, senza cognizione di causa e senza sporcarsi le mani...
e.l. comunicato stampa LUX - febbraio 1994 |
da La Repubblica (Paolo D'Agostini) Bello energico e aggressivo questo Kalifornia, che, rappresentando imprese e punizione di un serial killer, moraleggia abilmente e spettacolarmente sulla differenza tra il vivere e il guardar vivere. C'è una coppia di giovani americani belli, educati e tesi verso grandi traguardi perché sono entrambi un po' artisti, lui scrive, lei fotografa: vogliono fare insieme un "viaggio" - un libro di testi e immagini - su come e perché si commettono omicidi a ripetizione. Deciso, tanto più che lei ha sempre desiderato trasferirsi in California, partiranno per un pellegrinaggio di studio attraverso i luoghi dove sono vissuti e hanno ucciso alcuni criminali resi celebri dalle cronache. Ma la loro vecchia e splendida Lincoln decappottabile fa tre chilometri con un litro e allora - faranno strada ma sono ancora due promesse squattrinate - devono reclutare un paio di compagni di avventure che condividono la spesa. Rispondono all'annuncio un tipetto, tal Early (Brad Pitt) che vive in una sordida roulotte con una sciroccata di nome Adele (Juliette Lewis) e a venticinque anni ha una fedina penale da far paura. Sappiamo tutto in anticipo, ma la violenza via via più estrema degli accadimenti è almeno parzialmente bilanciata dal tentativo - in parte riuscito - di rappresentare qualcosa di più sottile di ciò che l'intreccio da road-movie criminale mostra. C'è insomma un secondo livello di lettura. La divaricazione, la contraddizione classica tra chi fa senza consapevolezza teorica e chi teorizza senza esperienza pratica... |