da Il Morandini - Dizionario dei film |
Dal romanzo (1933) Les fiançailles de M. Hire di Georges Simenon: il signor Hire, strano tipo di misantropo solitario e ruvido, passa il suo tempo libero a spiare dalla finestra una ragazza che abita nella casa di fronte finché scorge qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. E cade in una trappola mortale. Regista di commedie leggere, P. Leconte governa sapientemente la suspense, l'atmosfera inquietante, la sensualità perversa, il montare delle passioni riuscendo, senza forzature né artifici, a collocare l'azione fuori dal tempo e dalla geografia. Attraverso il rigore arriva l'emozione. M. Blanc perfetto. M. Nyman, musicista prediletto di Peter Greenaway, ha arrangiato benissimo il Quartetto in sol min. op. 25 di Brahms. Già portato sullo schermo in Panico (1946) di Julien Duvivier con Michel Simon e Viviane Romance. |
da Cineforum (Mariachiara Pioppo) |
Monsieur
Hire, sarto di professione, vive circondato dal disprezzo del suoi vicini.
Il suo atteggiamento schivo e scontroso lo condanna ad una triste
solitudine e attira su di lui i sospetti di un commissario di polizia che
sta indagando sulla morte della giovane Pierrette. M. Hire, però, non solo
non è colpevole, ma sa anche chi ha commesso il delitto; egli tace,
tuttavia, perché è innamorato di Alice, sua dirimpettaia e fidanzata di
Emile, l'assassino… |
|
LUX - mini-personale di Patrice LECONTE - aprile 2003