Harry incontra Sally a Chicago. Dopo la laurea
l'ambizione comune sono le mille luci di New York e i due decidono di dividere
le spese di viaggio. In auto
avranno modo di chiacchierare, di dibattere
sul rapporto uomo-donna (l'amicizia come utopia, col sesso in agguato!),
di scoprirsi profondamente diversi, al limite dell'antipatia. I successivi
incontri nella metropoli hanno comunque miglior esito: Harry e Sally diventano
amici, frequentano le stesse compagnie, si consolano delle rispettive solitudini.
Quando inciampano in una notte di sesso vorrebbero esorcizzare ogni possibile
sbocco sentimentale, ma anche per i due disincantati single suonerà
il Valzer delle candele...
Apparentemente distaccato, sempre sorridente,
Harry ti presento Sally
ha la cadenza del racconto morale (sul bisogno di affetto oltre che di
comprensione) , si muove su un tono delicato tra amarezza e speranza, ma
rivela la sua sincera carica emotiva nella straordinaria simpatia di alcune
situazioni, negli impeti di vitalità e allegria che ci regala la Meg Rayn di Sally: la sua simulazione sexy al fast-food
un vero pezzo di bravura, nella tradizione della miglior commedia americana.
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