Quando
in sala è annunciata la presenza di Ermanno Olmi come produttore di Ipotesi
Cinema gli applausi si fanno subito consistenti, ma per Rodolfo Bisatti
l’accoglienza è ancora più calorosa; d’altronde lui, padovano, trentenne,
laureato al Dams, gioca in casa. E “gioca in casa” anche questa sua opera prima
Il giorno
del falco
che disegna un quadro impietoso dell’opulento Nord-Est (il titolo, in
sceneggiatura, era proprio Nord-Est: il vecchio e il cinese). Si parte da
una tragica tentata rapina in banca (con i due assalitori freddati da un agente)
e si procede con l’inchiesta di un reporter di un’emittente locale che,
affiancato dal fido operatore, prova a scavare nelle esistenze “normali” dei due
strani malviventi. Il lento procedere dell’indagine, le inaspettate personalità
che ne emergono (un tranquillo meccanico d’auto prossimo al matrimonio, un
fioraio-poeta estroverso e disincantato), la mediocrità del benessere che
soffoca la realtà veneta diventano un percorso di sconvolgente riflessione per i
protagonisti, lo sbocco amaro per un teorema sociale che Bisatti dimostra per
immagini. Se un difetto si può evidenziare in
Il giorno del
falco è
che l’urgenza della tesi porta la regia stralunare il meccanismo classico della
fiction, tesa a documentare la depressione civile della sua terra. |
ezio leoni - Il Mattino Padova 6 settembre 2003 |
TORRESINO - giugno 2005
venerdi 17 giugno ore 21.00: PRIMA NAZIONALE
saranno presenti in sala il
regista e gli attori Mario Rodighiero e Giacomo De Domenico