Samir, gruista a Montreuil, ha
perso la testa per Agathe, ruvida istruttrice di nuoto occupata nella
piscina municipale del quartiere. Nuotatore provetto, Samir si compra un
costume e si finge principiante per agganciarla. Tra una bracciata e
l'altra, le cose sembrano procedere nella corsia giusta ma un imprevisto
costringe Samir a svelare la bugia. E le bugie non piacciono ad Agathe che
vola in Islanda per rappresentare la Francia a un congresso di istruttori.
Pazzo d'amore, Samir la segue fino al 'polo Nord' dove si fa passare per
un conferenziere israeliano. Agathe è contro ma il destino è decisamente a
favore.
Storia d'amore coi piedi nell'acqua e il cloro negli occhi,
L'effetto acquatico
è un feel-good movie sospeso tra due patrie, l'Islanda materna di Sólveig
Anspach e la banlieue parisienne dove l'autrice viveva soltanto un anno
fa. Prima di essere sconfitta dal cancro. Film postumo,
L'effetto
acquatico celebra la gioia di una nuova vita, a risarcimento parziale di
una perdita. Come i suoi protagonisti la commedia avanza a bracciate
risalendo a bordo piscina per rituffarsi di nuovo. Perché il cinema della Anspach non è interessato a cercare sul fondo. Alla maniera di
Back Soon o
Queen of Montreuil, la regista preferisce nuotare
che immergersi, l'atletica del cuore all'illusione dell'esplorazione, la
disciplina dell'assurdo al falso ideale di profondità.
Agito tra una piscina municipale di Montreuil e una sorgente di acqua
calda in Islanda, la commedia romantica di Sólveig Anspach innamora un
gruista lunare di una sirena, la più scontrosa di tutte. Perché Agathe
scoraggia con asprezza ogni possibile spasimante. Ma Samir non si scompone
ed escogita un abile stratagemma per approcciarla 'in sicurezza': fingere
di non saper nuotare. La menzogna per amore, quella che produce disordine
e conduce gli individui fuori dal loro ambiente familiare, avvia una
relazionale sentimentale che assume gli stati dell'acqua. Influenzati dai
principi della termodinamica Samir e Agathe passano dal ghiaccio alla
fusione raffreddandosi e scaldandosi tra due paesi e due 'temperature'
culturali.
Cocktail di delicatezza e umorismo, a cui contribuisce un'infrastruttura
sportiva difettosa e il personale eccentrico dell'établissement de bains,
L'effetto acquatico immerge la scena amorosa in un teatro d'acqua dove i
fluidi come gli affetti obbediscono unicamente alle regole di
trasmutazione chimica. Eroina 'a voce alta', Florence Loiret-Caille
controlla con tono saccente l'erotismo che suscita senza mai provocarlo.
Riunita a Samir Guesmi dopo Queen of Montreuil, fuori dall'acqua l'attrice
assume una postura fisica e un'attitudine emotiva passiva aggressiva che
ostacola la meccanica amorosa dei fluidi.
L'emozione è a secco ma la geografia dei luoghi è propizia ai vapori
dell'amore. In Islanda, il paese che sintetizza l'acqua in tutte le sue
metamorfosi, dall'oceano al geyser, Agathe guadagna il supplemento d'anima
che la impediva e le impediva di lasciarsi andare alle emozioni. In bilico
tra il controllo di sé e l'abbandono al sogno impacciato di Samir, la
protagonista sceglie la fuga, sbarazzandosi nel cammino di quello che
credeva di sapere di se stessa. E nel viaggio, Agathe ha tutto da
guadagnare, tutto da vincere. Perché nel movimento niente affonda e tutto
emerge. L'effetto acquatico del titolo è l'esito di un gesto energico. Una
traversata che risale la grande vasca dei sentimenti a dispetto degli
ostacoli prevedibili, la goffaggine di Samir e la diffidenza di Agathe, o
inattesi, un tuffo imprevisto, una caffettiera aggressiva, un'amnesia
bizzarra. Dalla piscina alla sorgente, la commedia di Sólveig Anspach è un
acquario aperto su tutte le dimensioni dello spazio, del tempo, dello
spirito, che pesca tutta la bellezza e l'asprezza delle relazioni umane,
che inciampa sui dettagli e salta da una coincidenza all'altra senza
perdere mai di vista la grazia dell'insieme. In un mondo ordinariamente
cinico,
L'effetto acquatico
è un'ode al colpo di fulmine e alla perseveranza dei sentimenti.
Tuffatevi.
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