Doppia personalità
(Raising Cain) |
Doppia personalità è raccontabile
solo a grandi linee, perché i meccanismi narrativi e tecnici si
accavallano strettamente. Il tema è quello psicanalitico di un
io diviso da più personalità, con un protagonista i cui
comportamenti vanno dalla affettuose attenzioni di padre e marito ad istinti
violenti al limite delll'omicidio. E' imbarazzante anticipare tali notizie
su un thriller, ma è il titolo italiano stesso che induce ad una
tale irregolarità storpiando l'ambiguo titolo originale, Raising
Cain (Crescendo Caino). In ogni caso il film di De Palma
si fa beffa di qualsiasi intuizione narrativa, iterando le sorprese di
una psiche frantumata, di incubi che invadono la realtà. Così
la suspense è assicurata e pure il fascino di un meccanismo ad
orologeria che si compie in immagini; eppure questa iperbole di sorprese
non ci ha convinto, ci ha tenuti in tensione ma non ci ha mai coinvolto
emotivamente. Ci è sembrato un gioco freddo al limite del virtuosismo.
Chi ama i thriller non resterà deluso, De
Palma sa far cinema come pochi, ma chi ha nel cuore il suo bellissimo
Complesso di colpa,
lo troverà come noi un androide cinematografico, di grande efficienza
ma senza quell'anima che il cinema d'autore dovrebbe possedere.
e.l. telechiara novembre 1992 |