da Il Messaggero (Fabio Ferzetti) |
Una
gara di bravura fra due prime attrici strepitose, entrambe candidate
all'Oscar. Un adattamento letterario di rara intelligenza e appropriata
crudeltà. Una storia inventata nella quale echeggiano fatti di cronaca
verificatisi di qua e di là dall'Oceano che traducono con esattezza
l'angosciosa confusione di ruoli e di identità, anagrafiche e sessuali,
propria dei nostri anni. Diretto con affilata precisione dall'eclettico
Richard Eyre,
Notes on a
Scandal
(da noi Diario di uno scandalo) ha la tenuta psicologica del
miglior cinema inglese e il ritmo incalzante di uno psycho-thriller. Ma
senza le banalità e semplificazioni di rito, perché adattando il libro di
Zoe Heller (Bompiani) Patrick Marber (l'autore di
Closer)
ha conservato non solo la sapienza letteraria del romanzo, scritto in
forma di diario, ma la densità e la vivacità degli ambienti e dei
caratteri. Riuscendo inoltre a non giudicare mai i personaggi per farci
anzi capire le ragioni, buone e cattive, di ognuno di loro. |
cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2007