Creature selvagge
(Fierce Creatures) |
da Il Corriere
della Sera (Maurizio Porro):
Lo stesso cast di Un pesce di nome Wanda in un film che non ne è il vero sequel, ma adopera e mescola comunque il carisma degli stessi attori, una pregiata compagnia anglo-americana. Se là c'erano i pesci, qui c'è un intero zoo londinese, messo in crisi dalle voglie del dollaro multimediale. Ma nella pseudo satira che finisce in comica finale con scambio di cadavere, c'è posto per tutto: l'animalismo coatto e la rivalità tra belva feroce e domestica; il gioco incrociato degli sponsor (parodiati, ma presenti in massa), il capitalismo mass-mediologico, il rampantismo femminile, il rampollo citrullo... In una cornice che sfrutta l'immaginazione demenziale al potere... una sceneggiatura circense che si adopera con ogni mezzo comico, compresi i colpi bassi e i ricordi d'epoca.